I bambini al sole sono molto più soggetti a scottature ed ustioni rispetto agli adulti. La loro pelle è di sicuro più delicata, non abituata all’aggressività dei raggi solari nocivi, nonostante la presenza naturale della melanina. Questa è una sostanza che l’organismo produce fisiologicamente in un meccanismo di autodifesa dalle radiazioni UV che emette il sole e provoca la colorazione tipica dell’abbronzatura. Al contempo filtra e rilette i raggi nocivi.
bambini e sole
Pelle bella dopo i 40
Dagli Stati Uniti arrivano le regole per mantenere la pelle, bella e sana, prevenire l’invecchiamento cutaneo, le rughe e proteggere la pelle dalle dermatiti, che anche in età avanzata possono essere un problema ricorrente e fastidioso.
Proteggersi dal sole: La principale “mossa” per evitare rughe e macchie, secchezza, eritemi e persino tumori della pelle: mai esporsi al sole tra le 10 e le 16, coprirsi con maglie e pantaloni lunghi e applicare sempre le creme protetive anche perché gli abiti no n sono sufficienti a coprire tutti i raggi solari. Vanno protetti in modo particolare i bambini, dato che gli effetti delle
ustioni nell’infanzia si vedranno una volta divenuti adulti.
Vietato fumare. Il fumo fa invecchiare la pelle perché l’effetto ossidante la fa apparire grigia, spenta e favorisce comparsa di rughe. Agisce infatti restringendo i capillari e di conseguenza, il peggioramento della microcircolazione sottocutanea ostacola il trasporto di ossigeno e nutrienti. Peggiora anche l’assimilazione d vitamina A e C, importante nella sintesi del collageno nella rigenerazione cellulare aumentandone il fabbisogno complessivo.
Creme solari: dai numeri alle fasce la rivoluzione è nell’etichetta
Si va dal filtro zero allo schermo totale, con il rischio di non riuscire a scegliere, tra tutti quei numeri, la protezione adatta alla nostra pelle.