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Creme solari: dai numeri alle fasce la rivoluzione è nell’etichetta

Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, ci ritroviamo in farmacia, in profumeria o al supermercato a cercare di orientarci fra le varie opzioni di protezione delle creme solari.
Si va dal filtro zero allo schermo totale, con il rischio di non riuscire a scegliere, tra tutti quei numeri, la protezione adatta alla nostra pelle.

In effetti l’idea di misurare in cifre il livello di schermo non è molto funzionale, perchè non basta sapere che 9 è superiore ad 8, per valutare se quella crema ha un sufficiente fattore di protezione per la nostra pelle. Sarà per questo che alcune case produttrici hanno deciso di introdurre le meno complesse fasce sulle etichette dei prodotti solari.

I livelli di protezione saranno indicati in quattro fasce: bassa, media, alta e molto alta.
Lo scopo è di favorire una scelta più semplice, in base al proprio tipo di pelle ed all’intensità del sole.
Entro due anni in Europa tutti i prodotti solari dovranno avere le nuove etichette, secondo quelle che sono le nuove disposizioni della Comunità Europea.

Aldilà del passaggio dai numeri alle fasce, i criteri per l’uso delle creme protettive restano identici:

  • per i bambini occorre una protezione molto alta, forse non tutti lo sanno ma una scottatura nell’infanzia può causare un invecchiamento precoce della pelle da adulti
  • applicare la protezione solare su viso e corpo prima dell’esposizione al sole
  • cercare di evitare le ore più calde nell’esporsi al sole, tra le 12 e le 16
  • aumentare i tempi di esposizione gradualmente
  • usare una crema solare resistente all’acqua, dal momento che è possibile scottarsi anche mentre si è immersi
  • osservare la data di scadenza sul prodotto, che si riferisce alle sue capacità protettive integre
  • evitare di produrre abbronzanti fai-da-te in casa, con il rischio di esporsi senza alcuna protezione e ustionarsi gravemente
  • non usare oli abbronzanti senza filtro in sostituzione della crema protettiva
  • proteggersi dal sole anche in montagna
[Fonte: www.repubblica.it]