Epatite C, vaccino entro 5 anni?

Un vaccino contro l’epatite C entro 5 anni? Questo traguardo potrebbe essere più vicino di quanto si pensi, soprattutto perché la pandemia di coronavirus, sebbene abbia creato molti disagi è stata anche in grado di spingere la medicina a fare dei progressi che potrebbero rendere più semplice mettere a punto un vaccino per questa patologia.

Epatite C, 7 cose da sapere

Vi sono 7 cose che è necessario sapere sull’epatite C. Questa malattia del fegato può recare numerosi danni alla salute e nei casi più gravi dare vita a conseguenze molto severe in grado di mettere a repentaglio l’esistenza di chi rimane contagiato.

Cirrosi epatica, Ocaliva come cura

A breve si potrà contare sull’Ocaliva come trattamento per la cirrosi epatica. La Food and Drug Administration ha infatti dato il via libera a questo nuovo farmaco, prodotto appositamente per curare una specifica categoria di questa patologia, caratterizzata da un andamento molto lento ma poco comune rispetto alla forma più conosciuta della stessa.

Fegato grasso nei bambini causa cirrosi?

Il fegato grasso nei bambini sarebbe una componente pericolosa perché metterebbe i piccoli nella condizione di essere colpiti con più frequenza da cirrosi. E’ quanto si evince da uno studio internazionale condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica americana Hepatology. La ricerca svela il rapporto tra presenza di grassi nel fegato e comparsa della cirrosi, malattia che colpisce proprio questo organo. E i dati parlano chiaro: i bimbi che hanno un fegato più grasso sarebbero molto più a rischio degli altri.

Malattie del fegato, cura dal caffè?

Il caffè come cura delle malattie del fegato? Di certo può rappresentare una buona prevenzione contro le stesse. La caffeina assunta con giudizio conferma ancora una volta i suoi effetti benefici.

Alcol Prevention Day 2015, il 16 aprile

Il prossimo 16 aprile si terrà l’Alcol Prevention Day 2015, un appuntamento importante nel quale saranno diffusi gli ultimi dati sul consumo di alcol in Italia. Un consumo che purtroppo è molto diffuso anche tra i giovanissimi che cominciano a bere superalcolici in età davvero precoce. Da tempo l’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità sta lanciando il grido di allarme: un consumo smodato di alcun produce effetti deleteri soprattutto sugli adolescenti che attraversano ancora una fase di crescita importante.

I 3 danni provocati dall’alcol nei giovani

L’utilizzo smodato di alcol è un fenomeno in crescita soprattutto nei giovanissimi tra i 16 e i 25 anni, sempre più vittime del binge drinking, il corrispondente alcolico dell’abbuffata di alcol episodica ma riccorrente. E il motivo è presto spiegato: complice una serata in discoteca, i giovani bevono alcol a dismisura sottoponendo così il loro organismo ai rischi di danni permanenti. Quali i 3 danni più seri provocati dall’alcol nei giovani?

Epatite C, c’è una cura. Ma costa troppo

Una cura per l’Epatite C ora esiste. Ma costa troppo. E’ questo il messaggio lanciato in questi giorni presso l’International Liver Congress di Londra. Come fare per far si che i fondi da utilizzare per i pazienti affetti da questa malattia non intacchino la possibilità di curare chi è affetto ad esempio da tumore o Aids?

Cirrosi epatica, primo trapianto di cellule staminali nel fegato

Un importante passo per la lotta contro la cirrosi epatica e le sue conseguenze è stato compiuto al Policlinico Umberto I di Roma: è stato effettuato il primo trapianto al mondo di cellule staminali nel fegato. Riparando l’organo attraverso le sue stesse cellule allo stato embrionale. Si tratta di un intervento unico nel suo genere, realizzato da un team di ricercatori dell’ospedale italiano.

Operazione al fegato completamente condotta con il robot Da Vinci

Gli italiani hanno conquistato ancora una volta un primato nel mondo della robotica. All’Ismett di Palermo è stata infatti condotta la prima operazione al fegato completamente condotta da un robot senza l’ausilio di del bisturi da parte di un chirurgo “in carne ed ossa” che ha guidato i bracci meccanici da una consolle.  Anche in questo caso a conquistare il ruolo di protagonista è stato il robot “Da Vinci”.

Cirrosi biliare primaria

Cirrosi biliare primaria

La cirrosi biliare primaria è l’irritazione e gonfiore (infiammazione) delle vie biliari del fegato, che blocca il flusso della bile. Questa ostruzione danneggia le cellule del fegato.

CAUSE: La causa dell’infiammazione delle vie biliari nel fegato non è nota. La malattia colpisce più comunemente le donne di mezza età. A lungo termine l’ostruzione biliare si crede possa portare a cirrosi epatica. La malattia può essere associata a malattie autoimmuni come:

  • Artrite;
  • Sindrome di CREST;
  • Ipotiroidismo;
  • Fenomeno di Raynaud.

Il caffè può bloccare la cirrosi epatica e l’epatite C

I ricercatori hanno trovato un altro buon motivo per prendersi un altro caffè espresso: diverse tazze di caffè al giorno potrebbero arrestare la progressione della malattia epatica. Uno studio ha dimostrato che le persone affette da epatite C cronica o un’altra malattia epatica avanzata, le quali hanno bevuto tre o più tazze di caffè al giorno, hanno tagliato il loro rischio di progressione della malattia del 53% rispetto ai pazienti che non hanno bevuto il caffè. Lo studio è stato condotto da Neal Freedman del US National Cancer Institute (NCI).

Allo studio hanno partecipato 766 pazienti iscritti alla terapia antivirale contro l’epatite C cronica o la cirrosi epatica, ognuno dei quali non aveva ottenuto benefici dal trattamento con farmaci antivirali. Ad essi è stato chiesto quante tazze di caffè bevevano ogni giorno. I pazienti sono stati osservati ogni tre mesi, durante i quasi 4 anni di studio, e le biopsie epatiche sono state effettuate dopo 1,5 e 3,5 anni per stabilire la progressione della malattia epatica.

Abbiamo osservato un’associazione inversa tra l’assunzione di caffè e la progressione della malattia del fegato

cioè i pazienti che hanno bevuto tre o più tazze di caffè hanno avuto meno probabilità di vedere la propria malattia peggiorare rispetto a chi non le beveva.

Cnr: nei giovani l’ubriachezza è in aumento

In Italia è emergenza alcool. Nonostante le campagne pubblicitarie con cui stanno tappezzando le nostre città, o gli spot che mandano ogni giorno in tv, il problema dell’alcool tra i giovani non diminuisce, ma anzi se possibile, diventa ancor più grave. A stabilirlo è un’indagine svolta dal Cnr, iniziata nel 1999 e che continua ancora oggi, la quale mette in guardia sul problema.

Non va sottovalutato, né messo in secondo piano, perché se fino ad oggi ci siamo scandalizzati quando ai telegiornali sentivamo di persone ubriache alla guida che investivano degli innocenti pedoni, questo fenomeno potrebbe aumentare sempre di più. Secondo i dati dell’indagine infatti, il consumo alcolico tra i giovani è in costante aumento. All’inizio dell’indagine, 10 anni fa, il numero di studenti universitari intervistati che ammetteva di bere talmente tanto da essere ubriachi almeno una volta l’anno è salito dal 39 al 43%. Un fenomeno che però, naturalmente, non riguarda solo gli studenti. Anzi, si comincia a bere sempre prima.