Il bullismo: gravi episodi di violenza, umiliazioni e ingiustizie, aggressioni fisiche e verbali tra giovani nelle scuole, nelle strade e nei luoghi di incontro. Il fenomeno del bullismo è sempre più diffuso nel nostro come in altri Paesi, e può creare gravi disagi ai bambini e agli adolescenti che ne sono vittime. Non si tratta solo di provocare o di assumere atteggiamenti di scherno, spesso sono vere e proprie aggressioni, intenzionali e reiterate nel corso del tempo. Ad esserne interessati, come vittime e come carnefici, sono giovani in età scolare, tra i 7 ed i 18 anni di età.
Negli Stati Uniti, dove il fenomeno del bullismo è molto diffuso ed in continua espansione, nelle scuole si stanno sviluppando programmi educativi volti ad affrontare e prevenire il problema con l’aiuto dei genitori, che hanno un ruolo chiave nel condizionare i problemi di comportamento dei figli.
Stando a quanto afferma un pediatra dello University of Texas Southwestern Medical Center, Rashmi Shetgiri, autore di uno studio sul tema presentato il 3 maggio scorso alla conferenza annuale della Pediatric Academic Societies (PAS), svoltasi A Vancouveur in Canada:
“Migliorare la comunicazione genitore-figlio e coinvolgere i genitori nella prevenzione degli atti di bullismo potrebbe avere un impatto sostanziale nel porre un freno al fenomeno”.