Protesi Pip, niente rischio di cancro al seno

Ricordate lo scandalo delle protesi francesi Pip, quelle caratterizzate da una percentuale di rottura maggiore del normale e per le quale anche l’Europa si era fatta sentire? A quanto pare la mastoplastica additiva condotta con questo tipo di protesi non aumenterebbe il rischio di cancro al seno nelle pazienti.

Seno più nauturale con nuova tecnica di mastoplastica additiva

Per un aumento del seno più naturale è in arrivo una nuova tecnica di mastoplastica additiva e tutta made in Italy. Si chiama Triple Plane Technique ed è stata messa a punto dal professor Roberto Bracaglia, Docente di Chirurgia Estetica nella Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma, con lo scopo di risolvere alcuni difetti della tecnica precedente, la Dual Plane Technique.

Protesi al silicone, i rischi per la salute

L’innesto di protesi al silicone, non è immune da rischi e soprattutto non è eterno. Come ha sottolineato un rapporto presentato dalla Fda, l’Agenzia americana sul controllo dei farmaci, almeno 1 donna su 5 che ha deciso di rifarsi il seno, è costretta a ricorrere ad un secondo intervento nel giro di 10 anni a causa delle complicazioni che insorgono nel tempo.

La chirurgia al seno e il ddl del governo

Britney Spears aveva 17 anni quando si è sottoposta all’intervento per aumentare il seno. Le soubrette Aida Yespica e ßelen Rodriguez appena due in più. Mentre la concorrente che tanto ha avuto successo nella scorsa edizione del Grande fratello, Cristina Del Basso, ha confessato, di averne appena compiuti 18 quando è passata dalla sua quarta misura alla sesta. Il mondo dello spet­tacolo è pieno di donne che si sono ri­fatte il seno da giovanissime, ma anche fra le “non famose” ogni anno cresce la domanda per gli interventi di masto­plastica additiva prima dei 18 anni.

Secondo una recente indagine Swg per il Ministero della Salute su un campione di donne italiane fra i  16 e i 45 anni, il 36%, delle minorenni ha dichiarato di non piacersi fisicamente e il 14% delle ragazze tra i 16 e i 17 anni vorrebbe sottoporsi ad una mastoplastica per au­mentare il seno. E’, proprio questo l’intervento che, più degli altri, costituisce l’oggetto del desiderio delle donne italiane più o meno giovani, per moti­vazioni a quanto pare più psicologiche che estetiche, visto che il 49% delle in­tervistate ha ammesso che un seno prosperoso aumenta l’autostima e mi­gliora la consapevolezza di sé.

Protesi al seno e minorenni, risponde il Prof. Gasparotti

Protesi al seno. Varato dal Consiglio dei Ministri il ddl sull’istituzione del Registro nazionale degli impianti protesici mammari.  Abbiamo già parlato di questa proposta legislativa prevede obblighi informativi per le pazienti ed il divieto, con fini puramente estetici, per le minorenni. In molti da tempo chiedevano una regolamentazione sul Far West della chirurgia estetica.  Ma il primo passo del Governo Italiano non ha riscosso il successo previsto.

Ideologicamente è una iniziativa giustissima, ma nella pratica non ha senso: una minorenne può decidere di andare ad operarsi all’estero, ovunque la legge lo permetta, con i rischi connessi

A parlarci è il Prof. Marco Gasparotti chirurgo plastico con all’attivo più di 15.000 interventi (qui trovate la sua pagina web), che aggiunge:

Le protesi al seno vanno impiantate da medici specialisti. Un otorinolaringoiatra non può ritoccare le orecchie a sventola o un ortopedico tirare su un gluteo!  Il primo passo per una regolamentazione deve basarsi su questo principio.

Il tramonto delle taglie forti. Avere un seno abbondante fa male alla salute

Nonostante il diffondersi dell’ossessione per la magrezza, sostenuto dall’avvento delle supermodelle anoressiche, avere una taglia di reggiseno superiore alla terza è ancora considerato un priviliegio. Guardate con invidia dalle donne un pò meno “dotate” e con ammirazione dagli uomini, le “taglie forti” hanno un posto tutto per sè nell’olimpo della seduzione. Lo prova il numero di interventi di mastoplastica addittiva in forte aumento soprattutto oggi che le adolescenti, sempre più bombardate da messaggi mediatici che promuovono l’adesione a modelli di bellezza stereotipati, fanno più fatica del normale (per la loro età) ad accettare la propria fisicità.

Tuttavia avere un seno molto grande non ha solo aspetti positivi e non solo da un punto di vista estetico. E’ noto infatti da tempo che un seno troppo grande può causare differenti problematiche fra cui l’arcinoto mal di schiena e contratture muscolari causati dall’assunzione di una postura scorretta che può essere anche alla base di disturbi come scoliosi e dolori articolari. Anche dal punto di vista psichico un seno troppo abbondante può rapresentare una fonte di disagio portando le donne, paradossalmente a sentire la propria femminilità inibita e mortificata. Per risolvere il problema molte donne, molte più di quante non si creda comunemente, ricorrono alla mastoplastica riduttiva, un intervento che, in certe condizioni, è possibile anche fare in convenzione con il sistema sanitario.