Cinematograficamente “Italy in a day” è un film collettivo, nello specifico è un documentario sulla giornata tipo degli italiani. E non manca un piccolo focus sui malati terminali, sulla loro necessità di morire con dignità, sulla loro voglia di combattere fino all’ultimo ma anche il loro bisogno di una assistenza adeguata negli ultimi istanti della propria vita.
Tra in 627 video selezionati da Gabriele Salvatores per la sua pellicola, vi è anche quello dell’associazione Vidas, gruppo non profit che ormai da 32 anni garantisce assistenza gratuita e completa ai malati terminali che si trovano a confrontarsi con il dolore della propria patologia e con la necessità di vivere gli ultimi istanti della propria vita senza soffrire. Parliamo di cure compassionevoli e terapia del dolore ovviamente.
La vita dell’italiano è anche questo. Non solo la lotta per sopravvivere nella quotidianità ma anche la difficoltà nel gestire una parte molto importante, quella finale, quando la stessa non si esaurisce normalmente per vecchiaia ma viene costretta ad una interruzione forzata da malattie come il cancro, la leucemia, la Sla e tutte quelle patologie che non lasciano scampo. All’interno della pellicola si può vedere la dottoressa Giada Lonati, una degli operatori dell’associazione, visitare i malati nella loro abitazione portando loro l’assistenza tipica di un hospice nella propria casa.
Da qualche tempo in Italia la malattia terminale e la sua gestione hanno conquistato un loro posto nell’attenzione degli italiani. Ci si interessa di più di come funzionano le cure compassionevoli e la terapia del dolore. Ma nello specifico i passi da compiere sono ancora molti: l’assistenza deve essere resa più capillare, disponibile per più persone senza che le stesse siano costrette e limitate da una burocrazia che in alcune regioni rende difficile l’accesso a tali protocolli.
La partecipazione dell’associazione Vidas ad “A day in Italy” è importante proprio perché punta i riflettori su tutto questo.
Trailer di Italy in a Day di Gabriele Salvadores
Photo Credit | Vidas