Ogni giorno si scopre un nuovo effetto collaterale legato all’uso delle sostanze stupefacenti. Questa volta sotto accusa è la cocaina, rea di divorare letteralmente il cervello delle vittime della tossicodipendenza.
Secondo una recente ricerca, effettuata da un’equipe di studiosi del Massachusetts General Hospital di Boston, sotto la supervisione di Hans Breiter, sembrerebbe, infatti, che questo tipo di droga diminuisca il volume della corteccia cerebrale.
Dall’osservazione dell’encefalo di alcuni cocainomani si evince chiaramente che hanno un cervello ridotto soprattutto nelle aree frontali, quelle responsabili di riflessione e attenzione.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista di divulgazione scientifica Neuron. I ricercatori affermano, però, che questa riduzione cerebrale potrebbe non dipendere solo dalla cocaina, bensì potrebbe trattarsi di un fattore innato che rende alcuni individui predisposti all’assunzione di stupefacenti.