L’otoplastica è uno dei pochi interventi di chirurgia estetica fattibili sui bambini. Ricordiamo che si tratta dell’operazione chirurgica necessaria per risolvere le orecchie a sventola che proprio in età scolare, possono provocare molti disagi nei bambini, a tal punto da incidere sulla qualità delle loro relazioni sociali. Si tratta però pur sempre di un intervento chirurgico che non va preso alla leggera e che comunque non deve essere visto come il simbolo della ricerca di una “perfezione estetica” nei bambini. Per questo abbiamo scelto di parlarne con un esperto, il professor Mario Dini , specialista in chirurgia plastica ed estetica.
Otoplastica nei bambini: da quale età?
Le orecchie a sventola o dalla forma anomala hanno un impatto importante sulla psiche, soprattutto di un bambino in crescita. Come si valuta questo fattore? Ovvero se un difetto non lo si fa notare ad un bambino, questi può comunque crescere sereno. A volte il problema è più genitoriale che altro: il chirurgo plastico deve essere anche un bravo “psicologo” ma in caso di bambini bisogna analizzare anche l’emotività dei genitori?
“Questo intervento correttivo delle orecchie a scentola può essere eseguito a partire dai 5-6 anni in su e negli adulti a qualsiasi età. Le orecchie, al pari delle altre strutture vicine, rivestono un ruolo determinante nell’armonia generale del volto. Nonostante non esista un orecchio uguale all’altro ed ogni individuo ne presenti una sua personale topografia, un’alterazione della loro morfologia – quale ad esempio un’eccessiva prominenza od asimmetria – può determinare una condizione di disagio, nei bambini così come negli adulti, alterando la naturale proporzione del viso. Nello specifico, fino a che le orecchie a sventola non rappresentano un particolare problema per il bambino, e questo avviene normalmente intorno ai 9-10 anni, non è indicato effettuare un intervento di otoplastica soltanto sulla base di una esigenza dei genitori. Saranno invece proprio i bambini a chiedere insistentemente a questi di essere operati per sottrarsi allo scherno di cui sono oggetto già intorno ai 4-5 anni quindi prima dell’inserimento scolastico. In quest’ottica un intervento di otoplastica rappresenta un indubbio vantaggio psicologico per i piccoli pazienti”
L’etica nella chirurgia plastica nei bambini.
Esistono ovviamente dei limiti etici alla chirurgia plastica estetica nei bambini, lei che ne pensa?
“La chirurgia estetica su bambini, finalizzata alla conformazione a canoni sociali di “normalità”, può essere indicata quando si realizza un beneficio per la persona e in particolare quando, nonostante la giovanissima età, l’esigenza di correggere un particolare difetto parta dal bambino e non dai familiari. Più in generale per tutti gli interventi di chirurgia plastica su minori è il chirurgo stesso, secondo acquisite norme morali insite nella disciplina, a dover effettuare solo interventi che abbiano – come loro esclusivo interesse oggettivo – la stabilità psicofisica del piccolo paziente”.
Otoplastica nei bambini, prima dell’intervento chirurgico
“Le analisi e gli accertamenti specialistici richiesti sono gli stessi sia nel bambino che nell’adulto. In particolare nel bambino, vista la giovane età, l’intervento di otoplastica si svolge in anestesia generale motivo per cui l’anestesista può richiedere ulteriori approfondimenti strumentali”.
Ha mai operato un bambino di otoplastica? Come è stato il rapporto medico-paziente?
“Si, certo. Nel caso di bambini il chirurgo plastico deve sempre fare i conti anche con i genitori dei piccoli pazienti. Con il bambino è necessario un tono scherzoso, distraendolo o, se grande abbastanza, sdrammatizzando la sua condizione per smorzare il disagio che il piccolo paziente può manifestare di fronte ad uno studio medico o anche solo ad un camice bianco. Con i genitori è invece necessario utilizzare una terminologia chiara ed esaustiva elencando vantaggi e svantaggi dell’intervento”.
Otoplastica nei bambini: tempo di guarigione e rischi
“Non esistono rischi chirurgici aumentati nel bambino rispetto all’adulto. L’otoplastica, lo ricordiamo è una procedura abbastanza sicura che non ha particolari controindicazioni, rischi o effetti collaterali, se non le ecchimosi o rare infezioni della cartilagine, comunque di facile e rapida soluzione. Soprattutto, va ricordato, non ci sono rischi di compromissione dell’udito. Nel post operatorio è consigliato prestare attenzione, ma già dopo una settimana si può tornare alla prassi quotidiana. Nel caso dei bambini è richiesta una maggiore attenzione da parte dei genitori per permettere il naturale processo di guarigione delle ferite chirurgiche. Infine ricordo che l’intervento viene effettuato in regime di day hospital quindi non è prevista alcuna notte di degenza in clinica. Il tempo operatorio è generalmente compreso tra cinquanta minuti e un’ora e mezza in funzione dell’entità del difetto e della mono o bilateralità della malformazione.”
Costi dell’otoplastica nei bambini, anche gratis?
“I costi dell’intervento di otoplastica nei bambini, sono gli stessi che negli adulti e sono variabili, in una cifra compresa tra i 5000 ed i 6000 euro. Le malformazioni di tipo meramente estetico e non funzionali non sono rimborsabili dal SSN“.
In caso di un forte disagio psico-emotivo e sociale però questo intervento diventa mutuabile, e come abbiamo detto pocanzi, nei bambini lo è. Una sfumatura di concetti?
“E’ tecnicamente possibile far sì che l’intervento sia a carico del SSN laddove il problema estetico sia particolarmente rilevante per lo sviluppo psico sociale. Questa valutazione e le sue conseguenze, però, valgono per diversi altri settori della chirurgia plastica, come l‘obesità o un naso particolarmente accentuato”.
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