La percentuale di donne con cancro al polmone è in netto aumento.
Questo tipo di tumore provoca la morte di seimila donne ogni anno e rappresenta la seconda causa di morte oncologica per il sesso femminile, mentre è la prima per gli uomini con ben 27.000 morti all’anno.
Questo tipo di tumore provoca la morte di seimila donne ogni anno e rappresenta la seconda causa di morte oncologica per il sesso femminile, mentre è la prima per gli uomini con ben 27.000 morti all’anno.
Sembra quasi scontato dirvi che il motivo dell’incremento di cancro al polmone nelle donne sia dovuto al fumo.
Le sigarette sono infatti la causa principale che scatena l’insorgenza di questo tipo di cancro.
Le sigarette sono infatti la causa principale che scatena l’insorgenza di questo tipo di cancro.
Motivo in più per smettere subito con questo vizio deleterio.
Se il fumo è tra i principali accusati, cosa fare se ad essere colpite da cancro al polmone sono invece donne non fumatrici?
E’ proprio questo il dato sconcertante oggetto di discussione nel corso della Conferenza Italiana di Oncologia Toracica (CIOT) che si è aperta giovedì scorso a Napoli.
Se il fumo è tra i principali accusati, cosa fare se ad essere colpite da cancro al polmone sono invece donne non fumatrici?
E’ proprio questo il dato sconcertante oggetto di discussione nel corso della Conferenza Italiana di Oncologia Toracica (CIOT) che si è aperta giovedì scorso a Napoli.
Sembra infatti che il tumore al polmone abbia un’incidenza non sottovalutabile anche sulle donne che non hanno l’insano vizio.
Questo sarebbe dovuto, secondo gli esperti, ad una debolezza genica, un’insieme di meccanismi ambientali ed ormonali.
Tuttavia, non ci sono dati certi che spieghino il motivo di questo aumento di casi anche tra le non fumatrici.
Questo sarebbe dovuto, secondo gli esperti, ad una debolezza genica, un’insieme di meccanismi ambientali ed ormonali.
Tuttavia, non ci sono dati certi che spieghino il motivo di questo aumento di casi anche tra le non fumatrici.
Di certo si sa che ad essere colpite, in questo caso, sono le donne tra i 50 e i 60 anni di età.
Il tumore che si sviluppa è un adenocarcinoma, molto aggressivo e con più rischio di metastasi.
Su queste pazienti, i medici stanno sperimentando farmaci a bersaglio molecolare, conosciuti meglio come farmaci intelligenti capaci di colpire le cellule tumorali maligne, non intaccando quelle sane.
Il tumore che si sviluppa è un adenocarcinoma, molto aggressivo e con più rischio di metastasi.
Su queste pazienti, i medici stanno sperimentando farmaci a bersaglio molecolare, conosciuti meglio come farmaci intelligenti capaci di colpire le cellule tumorali maligne, non intaccando quelle sane.
Per le fumatrici, invece, il consiglio dei medici è quello di smettere di fumare immediatamente, soprattutto le sigarette light, più nocive e pericolose di quelle normali.
[Fonte: www.repubblica.it]