Cosa fare in caso di sospetto infarto? Ci pensa l’Asl di Grosseto, attraverso un team di cardiologici esperti, a buttare giù un elenco di consigli da tenere in considerazione nel caso in cui ci si ritrovi davanti a sintomi che potrebbero essere riconducibili a quelli di un attacco di cuore.
La prima cosa da evitare è quella di salire in macchina. Se il dolore al petto è persistente, la prima cosa che viene da fare, di istinto, è infatti quella di prendere le chiavi dell’automobile e dirigersi verso il Pronto Soccorso più vicino. Ma è una delle cose assolutamente da non fare perché sottopone la persona che compie questa azione a rischi smisurati. Ecco allora che la cosa migliore, se si è davanti a sintomi che possono fare pensare a un infarto, è quella di chiamare il 118. E’ la la dottoressa Silva Severi, direttore della Cardiologia dell’ospedale di Grosseto, a spiegare l’importanza di questo semplice gesto, l’unico da fare in situazioni del genere.
In presenza di dolori riconducibili a un sospetto attacco cardiaco è fondamentale chiamare subito il 118 e aspettare l’arrivo dell’ambulanza. Più rapida è la diagnosi, più rapido è l’intervento e, quindi, è più elevata la possibilità del buon esito per il paziente
Anche perché ogni minuto che passa dal rilevamento dei primi sintomi dell’infarto può essere decisivo. Continua la cardiologa Silva Severi:
Per ogni 30 minuti di ritardo dall’inizio dei sintomi al trattamento, si calcola un incremento della mortalità di circa l’1%. La tempestività diventa determinante per gli esiti di questa patologia, che rappresenta una delle principali cause di morte, nei Paesi avanzati, insieme ad altre malattie cardiovascolari
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Per cui quando si è di fronte a sintomi che potrebbero essere ricondotti a un principio di infarto, bisogna correre subito ai ripari. Ma quali sono i sintomi più comuni che devono fare scattare immediatamente il campanellino d’allarme in coloro che li avvertono? In generale, dolore toracico persistente, che dura oltre i dieci minuti e non accenna a diminuire; dolore al centro del petto, che si estende al braccio o alla spalla e alla schiena e può provocare formicolìo più o meno marcato; dolore prolungato alla parte alta dell’addome; perdita completa dei sensi. Davanti a questi sintomi, telefonare subito al 118.
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