Uno studio effettuato in Pennsylvania e pubblicato sul mensile Archives of Surgery (Archivio di Chirurgia pubblica) nel 2007 ha dimostrato che la percentuale di mortalità tra persone della stessa età, è più alta per coloro che si sono sottoposti alla chirurgia bariatrica.
Sono coloro che soffrono di grave obesità che si sottopongono a questo tipo di intervento chirurgico. L’intervento ha come unico scopo quello di ridurre l’assunzione di cibo attraverso la diminuzione della capacità
Questi interventi dovrebbero essere destinati a coloro che, dopo aver provato altre terapie, non hanno ottenuto risultati positivi e pertanto continuano a soffrire di patologie sviluppatesi in conseguenza all’obesità.
Attualmente ci sono interventi meno invasivi che riducono il trauma chirurgico e sono:
- il bendaggio gastrico regolabile
- la gastroplastica verticale secondo Mason o secondo McLean
- il B.I.B. System
Queste tipologie chirurgiche stanno sostituendo quelle più diffuse del:
- by-pass ileale
- by-pass gastrico
Il primo intervento comporta l’asporto di un tratto di intestino al fine di ridurre l’assorbimento delle sostanze nutritive. Ma può innescare dei gravi effetti collaterali tra i quali: danni al fegato e/o diarrea cronica fino al decesso. Con il by-pass gastrico, invece, viene chiusa una notevole porzione di stomaco mediante graffe chirurgiche. Esse ridurranno in modo rilevante la quantità di cibo assunta dal soggetto.
Lo studio citato però ha così analizzato i dati relativi a tutti coloro, residenti in Pennsylvania, che si sono sottoposti a un intervento bariatrico tra il 1995 e il 2004. Tra queste si sono verificati 440 decessi su 16.683 persone operate. Un’incidenza di mortalità più alta rispetto al resto della popolazione coetanea.
Questo indice di mortalità è risultato più alto per gli uomini e l’1% dei soggetti operati è deceduto nell’arco di un anno, mentre il 5% nell’arco di sei anni.
La malattia che ha causato il maggior numero di morti è stata la coronarica con un’incidenza del 19,2%. Inoltre ci sono stati 16 casi di suicidio, di cui 10 erano donne.