[Foto | Angela Gennaro] Anziani e cadute. Nelle persone di una certa età, le cadute possono rappresentare molto più di un fastidio, a causa dell’eventualità di frattura o rottura del femore. Una frattura che, in genere, avviene all’estremità superiore del femore – la testa o il collo. Un avvenimento che porta a forti compromissioni nella mobilità dell’arto, che comunque, nelle persone di una certa età, è già limitata. Le cure non mancano, e la ricerca va avanti.
Ma resta il fatto che più l’età è avanzata, più un simile incidente costituisce un fatto di estrema gravità. A dirlo sono i numeri: una percentuale che va dal 15 al 20% dei pazienti che riportano una simile frattura muore entro un anno. Non solo: la metà degli anziani, in seguito a questo evento traumatico, riporta anche una perdita parzial’autosufficienza dopo aver subito questo tipo di lesione.
In Italia, ogni anno, la frattura del femore è un evento che coinvolge circa 80.000 persone, soprattutto di età superiore ai70 anni, e soprattutto donne. Il 25% di queste persone, oltre alla perdita di autonomia e alla repentina necessità di assistenza a lungo termine, corre anche il rischio di una seconda frattura.
Nelle persone anziane questi eventi traumatici, come si diceva, insorgono spesso in seguito a traumi apparentemente “minimi”, come, appunto, una caduta. Osteoporosi, tumori o infezioni possono infatti minare la solidità dell’osso rendendolo più suscettibile alle fratture.
Qui un’interessante e composita scheda su questa problematica. Il femore è, nello scheletro umano, l’osso con il maggiore volume. La parte superiore del femore è attaccata al bacino. Qui trovate le cause più comuni della frattura di quest’osso, con particolare riguardo all’età più matura del paziente e a tutte le problematiche connesse di cui sopra. Le situazioni e le cause, come noto ai più, sono frequenti e apparentemente banali. Chirurgicamente, i modi di intervento sono due: chiodo o protesi.