Il consumo di noci rallenta la crescita del tumore alla prostata nei topi e ha effetti benefici su più geni relativi al controllo della crescita tumorale e al metabolismo, hanno scoperto i ricercatori della UC Davis e del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti occidentali del Regional Research Center di Albany, in California.
Lo studio, effettuato da Paul Davis, nutrizionista del Dipartimento di Nutrizione e ricercatore all’UC Davis Cancer Center, ha annunciato i risultati il 22 marzo scorso in occasione della riunione nazionale annuale dell’American Chemical Society a San Francisco. Davis ha spiegato che i risultati della ricerca forniscono ulteriori prove che le noci, anche se ricche di grassi, sono salutari.
Questo studio dimostra che quando i topi con tumori della prostata consumano una quantità di noci, che potrebbe facilmente essere mangiata da un uomo, la crescita del tumore è controllata. Questo mi lascia molto fiducioso che possa essere di beneficio nei pazienti.
Il cancro della prostata colpisce un uomo su sei. E’ inoltre un tumore in cui i fattori ambientali, in particolare la dieta, svolgono un ruolo importante. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che mangiando noci, ricche di grassi omega-3 polinsaturi, antiossidanti e altre sostanze chimiche, riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Questi risultati hanno indotto la US Food & Drug Administration nel 2004 ad approvare, per la prima volta, una ricerca sulla salute per la riduzione del rischio di malattia cardiaca tramite un pasto intero.
Davis ha alimentato con una dieta a base di noci intere alcuni topi che erano stati geneticamente programmati per ammalarsi di cancro alla prostata. Dopo 18 settimane, ha scoperto che consumando l’equivalente umano di 2,4 grammi di noci al giorno, i tumori era significativamente più piccoli, e la crescita più lenta rispetto ai topi che seguivano la stessa dieta con la stessa quantità di grasso, ma senza le noci. Inoltre ha scoperto che non solo la crescita del cancro della prostata è stata ridotta dal 30 al 40%, ma che i topi hanno livelli più bassi nel sangue di una proteina particolare, il fattore di crescita insulino simile (IGF-1), che è stato fortemente associato con il cancro alla prostata. Inoltre, Davis e i suoi colleghi hanno esaminato l’effetto delle noci sull’attività del gene nei tumori della prostata usando dei chip installati nei topi, e ha scoperto effetti benefici su più geni legati alla crescita del tumore controllato e del metabolismo.
Ulteriori ricerche sono necessarie per avere un quadro più chiaro, ma la conclusione a cui lo stesso Davis arriva è:
La linea di fondo è che ciò che è buono per il cuore (come le noci) può essere buono anche per la prostata.
[Fonte: Sciencedaily]