L’influenza si sta avvicinando al suo picco di contagi. Sebbene sia previsto che tale condizione si esaurirà nel giro di un paio di settimane, questa non può che essere che una magra consolazione per i malati che, se vogliono guarire in fretta, è bene che seguano qualche consiglio semplice ed efficace.
L’influenza stagionale quest’anno è tra le più forti degli ultimi tempi. E soprattutto chi non può contare sulla copertura del vaccino antinfluenzale deve fare di tutto per evitare che il virus apre la strada a conseguenze più difficili da combattere per il proprio sistema immunitario. Prima cosa da fare: stare il più possibile a riposo evitando di assumere antibiotici o antivirali. I primi totalmente inutili, i secondi spesso non adatti a combattere contro il ceppo di influenza diffuso. In caso di febbre è consigliata l’assunzione di antipiretici o paracetamolo solo nel caso si superino i 38,5 gradi di temperatura corporea. La tosse ed il raffreddore possono perdurare anche rispetto ai 3-5 giorni di durata dell’infezione: ci si può affidare a spray nasali naturali o sciroppi mucolitici per favorire l’espulsione del catarro. Cibi leggeri e molta idratazione potranno completare il tutto.
La Simg, la società italiana di Medicina Generale metterà a disposizione nelle prossime ore sul suo sito la “Lettera sull’influenza” nella quale verranno fornite le informazioni necessarie a comprendere l’andamento della malattia ed indicazioni pratiche sulle precauzioni, sui comportamenti e le terapie da intraprendere. Saranno dati anche consigli sull’automedicazione. Gli esperti ci tengono a ricordare che l’influenza si presenta con la contemporanea comparsa nell’arco di 6-8 ore di febbre alta quasi sempre superiore ai 38 gradi, disturbi respiratori come mal di gola, tosse e naso chiuso, e un disturbo sistemico come il mal di testa, dolore alle ossa ed ai muscoli o brividi e sudorazioni.
In particolare bisogna fare attenzione ai soggetti più deboli come i bambini: per loro la somministrazione di qualsiasi medicinale (tolti gli antifebbrili, N.d.R.) deve sempre essere correlata ad una prescrizione medica.
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