Lo yoga è una scuola di vita, un modo di interpretare noi stessi e le cose del mondo con una ottica diversa dal solito e, secondo gli antichi maestri, una scienza completa di indagine del mondo interiore. Nato in India qualche migliaio d anni fa, anche se non si è assolutamente certi della sua origine, in alcuni testi antichi si afferma che lo yoga fu portato in India da fuori, da una civiltà poi scomparsa; comunque in India ebbe la culla, evolvendosi nel corso dei secoli, per arrivare a noi come oggi lo conosciamo, forte delle elaborazioni dei vari maestri.
Lo yoga è il più antico metodo di crescita personale comprendente il corpo, la mente e lo spirito. Gli antichi percepivano il corpo come un veicolo, mezzo, alla cui guida è la mente, mentre l’anima è la vera identità dell’uomo. L’ essere umano è mosso dalle tre forze: azione, emozioni e intelligenza e lo scopo dello yoga è appunto quello di integrare e portare in equilibrio questi tre aspetti permettendo così di avere uno sviluppo umano corretto e creativo.
Lo scopo di tutti i diversi aspetti della pratica dello yoga è di ricongiungere il Sé individuale con l’Assoluto, infatti, yoga significa unione. Questo avviene attraverso l’unione (ed accettazione) dei contrari/complementari: positivo/negativo, maschio/femmina, individualità/universalità tramite pratiche fisiche e mentali. Secondo l’insegnamento Yoga, il mondo che noi percepiamo non è altro che illusione (maya) scaturita dall’ignoranza a capire la nostra vera natura. Di conseguenza spesso siamo delusi e sempre in cerca di cose esterne ed effimere.
Solamente indagando la nostra profonda essenza possiamo entrare in contatto con la vera Realtà ed affrancarci dal disagio e dalla sofferenza. Nello yoga vi sono quattro vie principali: Karma o yoga dell’Azione o del lavoro, Bhakti, o via della devozione, Jnana o della saggezza o conoscenza e Raja o via reale(regale) o del controllo fisico e mentale. Il Raja yoga comprende otto rami tra i quali ci sono le asana e il pranajama che costituiscono il fulcro dello Hatha Yoga, quello forse più conosciuto e praticato in occidente.
Hatha, letteralmente “con forza“, racchiude un significato di positivo -negativo, dato da Ha che rappresenta il sole, forza positiva, e dalla tha che rappresenta la luna, forza negativa. Di conseguenza l’Hatha yoga mira a riequilibrare il negativo e il positivo del nostro organismo, creando una perfetta sintonia tra corpo e mente. In altre parole, l’Hata Yoga è lo Yoga dell’armonia psico-fisica, della salute e della longevità ed è identificato con il corpo. Uno degli ultimi grandi maestri del Raja yoga fu Swami Sivanda che stando in contatto col pensiero occidentale elaborò e sintetizzò l’antica saggezza yoga in 5 principi fondamentali:
- Esercizio fisico (asana)
- Respirazione (pranayana)
- Rilassamento
- Meditazione
- Alimentazione
Una delle pratiche iniziali per chi si avvicina al sentiero dello Yoga, è senz’altro l’esecuzione delle asana. Certamente non si tratta dell’aspetto più importante di questa disciplina, anche se da noi è la pratica più reclamizzata e conosciuta dai più, tanto che volgarmente “fare yoga” si traduce come nell’ assumere certe strane posizioni, ma così non è. Le asana sono particolari posture che portano alla disciplina del corpo che unite ad un controllo della mente e del respiro guidano verso un’evoluzione che coinvolge l’intero essere, ancora ad un livello medio; per andare oltre, per essere sul sentiero dello Yoga in modo totale, sarà necessario cimentarsi con diversi altri principi e aspetti di questa vastissima scienza.
Lo scopo delle asana sono molteplici: permettono un’ approfondita conoscenza del corpo influenzandone così gli aspetti fisici, curano e prevengono disfunzioni sia fisiche sia psichiche, equilibrano le ghiandole endocrine, distendono legamenti e tendini, sciogliendo contrazioni e drenando le tossine dai muscoli, rilassano e tonificano il sistema nervoso, stimolano la circolazione sanguigna, massaggiano gli organi interni, calmano ed equilibrano la mente. Dopo un breve periodo di pratica yoga è facile venirne influenzati in modo positivo, si possono percepire piccoli cambiamenti interni che si riflettono poi verso il “fuori“, verso il mondo esterno.