Il principio attivo pungente che ha già dimostrato, nell’applicazione locale, di poter diminuire il dolore presente in diverse patologie (neuropatia diabetica, malattie reumatiche, cefalee, nevralgia post-herpetica), la capsaicina del peperoncino, ha fornito nuove prove a sostegno della sua capacità analgesica. Il Journal of Contemporary Dental Practice (marzo 2008) pubblica un rapporto, ad opera di studiosi brasiliani, sul trattamento antidolorifico di una neuropatia periferica post-traumatica mediante l’applicazione di capsaicina in un paziente di 62 anni, privo di denti.
Sottoposto ad un intervento di reimpianto dentale e applicazione locale di un gel di capsaicina per ridurre il dolore, quest’ultima ha dimostrato di poter diminuire i sintomi dolorosi della neuropatia, non solo in questo caso clinico, ma anche da quanto risulta dall’analisi della letteratura scientifica.
Altro punto a favore della capsaicìna è quanto pubblicato sul Journal of Pain and Symptom Management (marzo 2008) in merito alla riduzione del dolore in persone affette da infezione da Hiv e che presentano una naturopatia. Circa il 62% di pazienti con infezione da Hiv sviluppano, infatti, un diffuso dolore neurologico che interessa le gambe e che è derivato o dalla malattia stessa, o dagli effetti collaterali dei farmaci che assumono.
Il dottor David Simpson del Mount Sinai School of Medicine di New York e i suoi colleghi dell’Aids Research Alliance (West Hollywood, California) e del Research and Educational Group (Porfland, Oregon), poiché il dolore neuropatico conseguente a Hiv non era mai stato affrontato con applicazioni di capsaicina, hanno deciso di testare e valutare la sua sicurezza ed efficacia. Simpson e colleghi, partendo da questi presupposti hanno utilizzato un “bendaggio“, contenente un’alta dose di capsaicina, in dodici pazienti affetti da infezione da Hiv che presentavano un dolore “moderato-severo” in entrambi i piedi.
Il bendaggio fu applicato per una volta sola e per un’ora sulle parti interessate; otto dei pazienti (il 69%) ebbero una riduzione del dolore del 30% circa, mentre fu del 50% o più, nei rimanenti quattro; in entrambi i casi il trattamento fu ben tollerato. Questo studio dimostra dunque che il trattamento, con capsaicina ad alta dose, di questo tipo di neuropatia è efficace e ben tollerato; si ha inoltre una significativa riduzione del dolore oltre le dodici settimane di sperimentazione. La capsaicina è contenuta nel peperoncino (Capsicum annuum e frutescens) l’amato “pipi infernali”, il “diavulicchiu”, la “cerasella” della cucina tradizionale mediterranea.