La degenerazione maculare è una patologia grave che può portare alla cecità, ma già i primi sintomi compromettono pesantemente la vita quotidiana: riconoscere la fisionomia delle persone, fare la spesa, leggere, guardare la televisione diventa quasi impossibile.
Nonostante ciò la degenerazione maculare legata all’età (DMLE) è quasi del tutto sconosciuta ai due terzi degli italiani. Per questo è particolarmente importante la “Campagna mondiale sulla degenerazione maculare senile“, cui aderisce Per Vedere Fatti Vedere Onlus.
Dal 21 al 27 settembre verranno organizzate diverse attività allo scopo di far conoscere questa patologia e verrà presentata la “Carta dei diritti dei pazienti con degenerazione maculare senile e glaucoma“. Le cause della malattia sono riconducibili ad invecchiamento e fattori genetici, ma anche a particolari condizioni ambientali e stili di vita scorretti.
Come è emerso da studi scientifici internazionali confermati dal Pamdi (Prevalente Age-related Macular Degeneration in Italy). Dice Stefano Piermarocchi, Responsabile del Servizio di Fluorangiografia e Laserterapia della Clinica Oculistica dell’Università di Padova
“Lo studio ha evidenziato che le popolazioni rurali sono più esposte alla DMLE a causa di un’alimentazione ricca di grassi e proteine e povera di vitamine e antiossidanti, di un più elevato consumo di alcool e sigarette (il fumo aumenta da 2 a 4 volte il rischio di contrarre la DMLE). Mentre un consumo moderato di alcool (1/2 bicchiere al dì) è associato ad un minore rischio di sviluppare la malattia. Le regole per prevenirla e ridurne la progressione sono: non fumare, seguire una dieta povera di grassi saturi e ricca di antiossidanti e vitamine.”