In questi giorni in cui il picco di influenza è ai suoi massimi apici e miete migliaia di vittime, complice il freddo polare che sta attraversando tutta l’Italia, ci arriva la notizia, quasi curiosa e inverosimile, che esiste il rischio di ben altro contagio: la trasmissione dell’antiestetica ciccia. Proprio così, avete capito bene. Un gruppo di ricercatori avrebbe scoperto che anche il grasso in qualche modo si trasmette da una persona all’altra.
E tra le tante cose che non vorremmo condividere nemmeno con i nostri amici più cari c’è sicuramente il grasso in più (se mai avevamo pensato ad una simile bizzarra evenienza). Ognuno porti il suo peso, insomma. A meno che non intervenga il virus adiposo, propagatore di lardo e cuscinetti sui fianchi. Sarà vero? Fatto sta che gli scienziati del Pennington Biomedical Research Centre hanno riscontrato nell’adenovirus l’imputato di questa epidemia di ciccia.
Si, esatto, proprio l’adenovirus che ne combina una più del diavolo. Lo abbiamo già conosciuto come portatore di influenza e raffreddore, e ora rieccolo sotto quest’altra veste, forse ancora più scomoda. Ricerche effettuate su cavie di laboratorio hanno evidenziato un aumento della massa grassa nelle persone infettate da questo virus, che sembrerebbe in dotazione dei soggetti in sovrappeso (un terzo della popolazione con chili in più ne è contagiato), mentre scarsamente si trova nelle persone magre e filiformi. Spiega Nikhil Dhurandhar, che ha coordinato lo studio:
Quando il virus raggiunge il tessuto cutaneo si replica, facendo più copie di se stesso. Il processo aumenta il numero di nuove cellule grasse, il che spiegherebbe perchè il tessuto adiposo cresce e perchè la gente ingrassa quando si infetta con questo virus.
Dovremmo allora evitare il contagio in ogni modo? Sembrerebbe di no perchè nulla garantisce ancora agli scienziati di affermare con certezza che sia proprio l’adenovirus a causare adiposità localizzate. O meglio, è una tra le cause, ma non l’unica. Per il vaccino anti-ciccia occorrerà aspettare ancora tra i cinque e i dieci anni. Nel frattempo scongiuriamo il rischio di contagio, ammesso che esista davvero, con una sana alimentazione e una regolare attività fisica. Quelle putroppo sono raramente contagiose!
[Fonte: diregiovani.it]