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Botulino, i 10 principali usi estetici (FOTO)

La tossina del botulino, nonostante la sua pericolosità per il nostro organismo, è conosciuta soprattutto per gli usi estetici che se ne possono fare per spianare le rughe ed eliminare i segni dell’età che con il processo di invecchiamento si presentano sul nostro corpo.

 

Statisticamente le iniezioni di botulino sono il trattamento estetico più praticato al mondo e di solito vengono utilizzate sul viso, dove possono cancellare facilmente le rughe di espressione ed altri segni dell’età. Quello che molti non sanno è che altre parti del viso e del collo possono beneficiare dell’effetto di questo trattamento. Vediamoli insieme.

Rughe di espressione

Il trattamento delle rughe di espressione è senza dubbio quello più conosciuto e richiesto da donne e uomini. Il botulino consente di ridurre le rughe della fronte, la glabella ovvero quella che viene a crearsi tra le sopracciglia , ed ovviamente le zampe di gallina poste ai lati degli occhi.

Sollevamento della coda del sopracciglio

Chiamato in gergo brow-lift, l’iniezione di botulino in questo caso si occupa di rinfrescare il viso, correggendo la scesa verso il basso del sopracciglio dovuta all’età. Eliminando questa imperfezione e risollevando la coda dello stesso, lo sguardo appare più aperto e l’estetica generale del viso ne esce migliorata.

Sudorazione eccessiva

Anche l’iperidrosi può essere curato con delle iniezioni di botulino. Ricordiamo che si tratta di disturbo della sudorazione, che coinvolge spesso le ascelle, il palmo delle mani e dei piedi. Anche se molto più raramente, anche il volto può essere colpito da questo problema. Il botulino agisce su zone specifiche, evitando alla persona il disagio che spesso questa condizione comporta.

Sorriso gengivale

In gergo è conosciuto anche come “gummy smile”. Esso è praticamente quel sorriso che per conformazione della bocca mostra una grande porzione di gengiva posta tra il labbro e l’arcata dentale superiore. In questo caso l’intervento estetico indebolisce in modo selezionato e preciso i muscoli elevatori del labbro superiore riducendo questo spazio.

Paralisi del nervo facciale

Si può intervenire con le iniezioni di botulino anche per dare una maggiore armonia al viso di una persona che ha subito una paresi del nervo facciale, sia essa parziale o totale. Attraverso l’uso della tossina botulinica si va ad indebolire in modo mirato e selettivo i muscoli del lato sano. Può sembrare un controsenso andare ad agire sulla parte del viso sana, ma nei pazienti che ricercano un miglioramento della propria simmetria facciale, statisticamente è un rimedio funzionale.

Punta del naso che cade

In questo caso l’iniezione di botulino va a sostituire un intervento di rinoplastica. Per eliminare l’effetto della “punta del naso che cade” basta una puntura di tossina botulinica nel muscolo depressore del setto nasale. La correzione è comunque evidente ma priva di conseguenze o pericoli per il paziente, che in questo caso non deve sottoporsi a operazioni chirurgiche.

Espressione triste delle labbra

Questo tipo di inestetismo è causato dall’orientamento verso il basso degli angoli della bocca causato da un tono eccessivo dei muscoli detti depressori. Se gli stessi vengono indeboliti in modo mirato, si può ottenere un cambiamento evidente e naturale dell’orientamento della bocca.

Mento a pallina da golf

Questa condizione consiste nella contrazione e nello schiacciamento del mento di solito accompagnato da un aspetto a buccia d’arancia della cute del viso. Essa si risolve iniettando il botulino nei muscoli mentali. I risultati che si possono ottenere con un semplice intervento come questo sono incredibili.

Cute ipersebacea del volto

Questo disturbo di solito colpisce solo alcune parti del viso: la fronte ed il naso. Delle micro-iniezioni di tossina botulinica di solito sono sufficienti per ridurre tali secrezioni. Vi sveliamo un piccolo segreto: alcuni studi mostrano l’efficacia di tale strumento anche in caso di acne.

Collo di tacchino

Attraverso le iniezioni si possono attenuare le bande verticali del muscolo platisma, il classico “collo di tacchino”.

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