Ci sarebbe correlazione tra l’assunzione di antibiotici sotto i due anni e obesità: secondo uno studio pubblicato alla fine di settembre sulla rivista JAMA Pediatrics, i piccoli che nei primi 24 mesi di vita sono stati sottoposti a terapie antibiotiche hanno avuto a che fare con problemi di peso più evidenti, nella misura del 16%. La spiegazione? Starebbe nel fatto che questi farmaci andrebbero a influenzare l’ambiente microbo-intestinale dei bambini che in qualche modo è correlato proprio all‘aumento di peso.
Ma nell’affermare e argomentare la correlazione tra antibiotici sotto i due anni e obesità, i ricercatori che hanno portato avanti questo studio fanno una distinzione importante: soltanto gli antibiotici ad ampio spettro sarebbero in grado di aumentare sensibilmente il rischio di vedere i bambini crescere in sovrappeso mentre gli antibiotici a spettro ristretto, invece, non avrebbero alcun tipo di influenza in questo discorso. I risultati della ricerca, però, sono sicuramente uno spunto importante su cui riflettere per quei genitori che sono alle prese con bambini piccoli e con medici che prescrivono loro antibiotici a ampio spettro. Il concetto viene rimarcato dal Professor Charles Bailey che lavora all’Ospedale Pediatrico di Philadelphia e che ha condotto lo studio:
Il consiglio da dare ai genitori è quello di chiedere al medico curante che sta prescrivendo al loro bambino un antibiotico se il trattamento è realmente necessario. Se lo è, i genitori possono sincerarsi del fatto che non ci sia in commercio un antibiotico a spettro ristretto che potrebbe svolgere esattamente la stessa funzione […] Il rischio di obesità nei bambini a cui vengono somministrati antibiotici non è elevatissimo ma il risultato è sicuramente un motivo in più per capire che dovremmo usare gli antibioticicon più attenzione e più prudenza (fonte Health.com)
I medici infatti sconsigliano l’utilizzo di antibiotici nei bambini quando non strettamente necessario, evidenziando rischi ben precisi ai quali vengono sottoposti i piccoli quando vengono affidati ad una terapia che potrebbe anche essere evitata a favore di altre più idonee.
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