La stevia è una pianta di origine messicana da cui si ricava un edulcorante naturale che, pur avendo un potere dolcificante fino a 300 volte superiore a quello dello zucchero, ha il vantaggio di apportare zero calorie. Altra caratteristica interessante è la possibilità di utilizzare i derivati della stevia non solo per dolcificare il caffè o il cappuccino, ma anche per la preparazione di torte, biscotti e altri prodotti da forno (la stevia infatti non deperisce con le alte temperature). Ma è davvero tutto oro quel che luccica?
I prodotti a base di stevia sono commercializzabili in Europa solo dal 2011, anno in cui l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stabilito che la pianta non è né cancerogena né tossica. Una conclusione a cui si è arrivati dopo numerosi e autorevoli studi scientifici. Nonostante questa importante premessa, è opportuno ricordare che non sempre i processi ai quali vengono sottoposte le foglie della stevia per ricavarne polvere o sciroppi sono naturali. In tal senso, è importante prestare sempre molta attenzione alle etichette, in modo da assicurarsi che, oltre alla stevia, non siano presenti inulina, silice, maltodestrine e/o altri elementi non propriamente naturali.
C’è da fare un’altra importante precisazione: anche i prodotti a base di stevia naturali al 100% sono comunque da considerarsi additivi. Per questo è importante evitare di abusarne. di farli consumare ai bambini con meno di 3 anni ed evitarne l’assunzione nel corso di periodi delicati quali gravidanza e allattamento. Gli effetti collaterali che possono derivare da un consumo eccessivo di stevia sono disturbi intestinali e ipotensione.
Concludendo: la stevia può rappresentare una valida alternativa allo zucchero, soprattutto nei pazienti che soffrono di ipertensione e diabete. Non esistono studi scientifici che abbiamo dimostrato la tossicità della stevia, che dunque non è cancerogena. C’è solo un accorgimento da tenere a mente: non esagerare con le quantità.