Un incubatrice neonatale low cost e stampata in 3D. Il suo nome è BOB ed il suo obiettivo è quello di aiutate a combattere la mortalità infantile dando ai paesi meno fortunati tutte le risorse necessarie per prendersi cura dei propri bambini.
Nei paesi sviluppati come quello nel quale ci troviamo i neonati che nascono possono contare sulle migliori cure possibili, qualsiasi cosa accada. Ma non è così dovunque: nei paesi meno fortunati un incubatrice neonatale potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. Ed è proprio qui che entra in campo la tecnologia 3D con BOB. Esso è un progetto open source che sfrutta una tecnologia che da anni collabora con la medicina oltre che con molti altri ambiti della vita quotidiana.
Una incubatrice 3D low cost, accessibile anche ai paesi più poveri per salvaguardare la salute dei più deboli. La stampa 3D è da tempo sfruttata in medicina per protesi, operazioni chirurgiche ed ultimamente è stato creato con lo stesso addirittura un farmaco. Bob, che è l’acronimo di “Baby on Board” è composto da una struttura modulare e da componenti elettronici facilmente reperibili dovunque. E’ un dispositivo medico molto facile da trasportare e decisamente adattabile alle varie esigenze. Esso è caratterizzato da un consumo energetico molto basso e da una forte affidabilità.
Una delle particolarità di questa incubatrice è la sua versatilità: in caso non servisse come incubatrice potrebbe essere utilizzata sia per l’assistenza veterinaria che per l’agricoltura controllata. Secondo i suoi inventori è perfetta anche per coltivare cellule e tessuti in laboratorio. Questa incubatrice neonatale low cost in 3D è stata creata dall’Open Biomedical Initiative, una no profit del settore biomedicale specializzata in questo tipo di stampe e verrà presentata alla Maker Fair Rome Edition insieme ad altri oggetti messi a punto. Tutti stampati in 3D, rivolti al mondo della medicina ed alle necessità dei pazienti.
Photo Credit | Open Biomedical Initiative