Fare l’amore dopo i 50 anni aiuta contro la demenza. Una notizia che giunge a noi grazie ad uno studio condotto dagli scienziati della Conventry University e che porta a vedere sotto una luce completamente diversa la ricerca di intimità con il progredire degli anni.
Un’attività sessuale sana e prolungata, è risaputo, apporta benefici. Non è una novità che il sesso (o meglio l’orgasmo, N.d.R.) possa aiutare a combattere il mal di testa funzionando come un antidolorifico, o ancora a comportarsi come un valido strumento antistress. Queste sue peculiarità sono dovute al rilascio della serotonina: l’ormone della felicità. E sullo stesso meccanismo si basa il beneficio che l’intimità porterebbe nel combattere il presentarsi della demenza. Per giungere alle loro conclusioni i ricercatori hanno analizzato la vita sessuale e le capacità cognitive di circa 6.800 uomini e donne di età compresa tra i 50 e gli 89 anni. Essi sono stati sottoposti a test di memoria numerica e linguistica ed è stato chiesto loro di ricordare specifiche sequenze di numeri e parole.
E’ emerso da questa sperimentazione che gli uomini che erano attivi sessualmente riportavano le esatte risposte e maggiore capacità mnemoniche in circa il 30% dei casi rispetto a coloro che non vivevano più l’intimità. Numeri che scendevano al 14% tra le donne. Lo studio, pubblicato sulla rivista di settore Age and Ageing illustra come, secondo gli scienziati, tale beneficio contro la demenza sarebbe da attribuire in particolare a due ormoni rilasciati nel corso dell’attività sessuale: la dopamina e l’ossitocina. Due sostanze che sono collegate alla sensazione di ricompensa e per questo stimolerebbero le aree del cervello assegnate alla memoria ed all’apprendimento. Commentano gli esperti:
I risultati implicano che promuovere una sana attività sessuale nel contesto della salute delle persone over 50, potrebbe essere strumentale al fine di migliorare il benessere generale e le capacità cognitive.
Insomma, non bisogna paura di vivere l’intimità dopo una certa età o pensare di dovervi rinunciare: anzi è auspicabile per continuare a stare bene.
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