Filler sì, filler no. Lifting forse. Le italiane non vogliono più invecchiare, e decidono di rimanere sempre più giovani grazie alla scienza. Secondo una recente ricerca effettuata dalla Sime, la Società Italiana di Medicina Estetica, le donne italiane sono le consumatrici più assidue di filler in Europa, e le seconde nel mondo, dietro soltanto alle statunitensi.
I filler sono piccole iniezioni riempitive che vengono effettuate direttamente sottopelle sul volto per riempire una ruga o per aumentare il volume della pelle stessa. Composte da acido ialuronico, botox o collagene, queste siringhe possono essere temporanee (l’effetto sparisce dopo poco tempo) o permanenti, e danno l’impressione che la pelle sia sempre giovane, togliendo qualche anno dal viso delle nostre care signore che così, dimostrando 10 anni di meno, sentono di averli persi effettivamente anche sulla carta d’identità.
A riferire di questo studio è stato Emanuele Bartoletti, segretario generale della Sime, che ha affermato che ogni anno sul territorio nazionale si utilizzano mediamente oltre 150 mila fiale di collagene e 60 mila di botox, molti di più rispetto agli altri Paesi che seguono l’Italia in questa strana classifica, come la Francia, la Spagna ed il Regno Unito.
Le donne francesi invece preferiscono il lifting, tecnicamente detta ritidoplastica, si tratta di un procedimento chirurgico, quindi molto più radicale rispetto al precedente, in cui si eliminano con il bisturi le rughe e le imperfezioni dell’età sia dal volto che dal collo. In questo le donne francesi hanno il record mondiale, anche più delle americane. Forse le italiane evitano quest’operazione perché più costosa e pericolosa, visto che, trattandosi di un intervento chirurgico, può sempre comportare qualche rischio.
Meglio quindi, secondo loro, una bella iniezioncina senza pericoli, anche se, secondo noi, le rughe non hanno mai fatto male a nessuno, ed anzi, perché andare contro natura? In alcune donne qualche ruga può anche risultare sexy.
[Fonte: Ansa]