L’esposizione al fumo passivo sembra essere associata a stress psicologico e al rischio di futuri ricoveri in cliniche psichiatriche tra gli adulti, anche se in buona salute, spiega un rapporto pubblicato on-line che apparirà nel numero di agosto di Archives of General Psychiatry.
Un crescente corpus di letteratura ha dimostrato gli effetti nocivi sulla salute fisica da esposizione al fumo passivo. Data l’elevata prevalenza di esposizione al fumo passivo – negli Stati Uniti, si stima che il 60% degli americani non fumatori mostri la prova biologica dell’esposizione al fumo passivo – anche un basso livello di rischio può avere un impatto notevole sulla salute pubblica
scrivono gli autori.
Mark Hamer, docente dell’University College di Londra e colleghi hanno studiato 5.560 adulti non fumatori (età media 49,8 anni) e 2.595 fumatori (età media 44,8) che non avevano un passato con malattie mentali e hanno partecipato al sondaggio scozzese sulla salute nel 1998 e nel 2003. I partecipanti sono stati valutati con un questionario sul disagio psicologico, e i ricoveri in ospedali psichiatrici sono stati notati nei sei anni dopo il primo sondaggio. L’esposizione al fumo passivo tra i non fumatori è stata valutata utilizzando i livelli di cotinina nella saliva, il prodotto principale che si forma quando la nicotina è ripartita nel corpo,
un marker biochimico affidabile e valido dell’esposizione alla nicotina
scrivono gli autori. Un totale del 14,5% dei partecipanti ha riferito disagio psicologico. I non fumatori con una elevata esposizione al fumo passivo (con i livelli di cotinina tra 0.70 e 15 microgrammi per litro) portavano a più alte probabilità di stress psicologico rispetto a coloro che non avevano cotinina rilevabile.
Nel corso dei sei anni di controlli, 41 individui sono stati ricoverati in ospedali psichiatrici. I fumatori e non fumatori con elevata esposizione al fumo passivo hanno avuto entrambi più probabilità rispetto ai non fumatori con livelli bassi di esposizione al fumo passivo di essere ricoverati in ospedale per depressione, schizofrenia, delirio o altre condizioni psichiatriche.
I dati sugli animali hanno suggerito che il tabacco può indurre uno stato d’animo negativo, e alcuni studi sull’uomo hanno anche identificato una potenziale associazione tra fumo e depressione.
Nel complesso, dunque, i nostri dati sono coerenti con altri elementi emergenti, e suggeriscono un ruolo causale dell’esposizione alla nicotina sulla salute mentale. A nostra conoscenza, questo è il primo studio a dimostrare una potenziale associazione tra valutazione obiettiva dell’esposizione al fumo passivo e la salute mentale in un campione rappresentativo di una popolazione generale
hanno concluso gli autori.
[Fonte: Sciencedaily]