Cifre che fanno riflettere, quelle diffuse da un recente sondaggio realizzato da Staibene.it, il portale sulla salute ed il benessere che si avvale della partnership del CNR: l’80% degli italiani è nato stanco. Le giornate sono pervase da un perenne senso di stanchezza, che aumenta con il passare delle ore. Pensate che uno su due tra gli intervistati ha ammesso di fare fatica a tenere gli occhi aperti, a partire da dopo pranzo.
Ma l’arrivo dell’autunno ha forse a che fare con questa sensazione di essere sempre stanchi e con una sonnolenza diffusa?
In effetti, il titolo, e l’obiettivo, del sondaggio era “L’autunno ti fa sentire sempre stanco?”. Ma i risultati hanno evidenziato come l’arrivo della stagione autunnale incida ben poco sui nati stanchi. Ma veniamo ad analizzare i dati raccolti nel dettaglio.
Riguardo alla stanchezza è ben il 48% dei partecipanti ad ammettere che dal dopo-pranzo in avanti, va sempre peggio.
E pensate un po’, dato tra i più sorprendenti tra quelli emersi, che ben il 32% del campione chiamato a rispondere ha dichiarato di combattere con un senso di spossatezza sin dal mattino, sensazione che va peggiorando con il passare delle ore, tanto che per un italiano su tre la stanchezza non cala mai d’intensità.
Il 34% non riesce ad attivarsi completamente fino a metà pomeriggio, portandosi addosso una sensazione tipica di quando si fanno le ore piccole la sera prima.
Per molti il problema è rimanere svegli al lavoro dopo pranzo, quando la spossatezza e la sonnolenza hanno la meglio. E allora via libera alla caffeina, che è vero tiene svegli, ma diciamolo, esagerare con le pause-caffè non aiuta certo a migliorare il benessere psicofisico.
Come anticipavamo, la colpa non è dell’autunno, o almeno i nati stanchi non lo reputano colpevole: solo il 18% pensa sia colpa della sindrome autunnale, il 34% ce l’ha in generale con i cambi di stagione ed una larga fetta, il 46%, afferma di sentirsi stanco tutto l’anno, tranne che in estate. A voi le conclusioni: siamo nati stanchi o lavoriamo troppo?
[Fonte: Agi Salute]