Il cancro del colon-retto si potrebbe prevenire con l’aspirina. E’ quello che affermano su “The Lancet” i ricercatori dell’Università di Oxford (Gran Bretagna) guidati dal professor Peter Rothwell. Gli studiosi sono arrivati a queste conclusioni dopo aver analizzato ben 14.000 individui di età e condizioni di salute diverse, nell’arco di un ventennio. In coloro che nel corso della vita hanno utilizzato con regolarità aspirina (perché magari soggetti a patologie cardiovascolari), è stata riscontrata un’ incidenza del tumore al colon-retto minore del 24% rispetto agli altri. Anche la mortalità è risultata inferiore del 35%.
Rothwell è convinto che da questa indagine scientifica si possa arrivare a conclusioni ben più importanti:
“sono sicuro che in futuro verrà dimostrata l’efficacia anti-tumorale di questo farmaco anche nei confronti di altri tumori. Questo però non deve indurre all’automedicazione: l’aspirina è un medicinale che può provocare anche gravi effetti collaterali, quindi qualunque utilizzo va concordato sempre in base all’anamnesi con il proprio medico personale”.
Ricordiamo che nei paesi occidentali il cancro del colon-retto (ovvero dell’ultima parte dell’intestino) è considerato un vero e proprio big killer: è il terzo dopo il tumore al seno nelle donne e quello al polmone nell’uomo. Raro prima dei 40 anni diventa sempre più frequente a partire dai 60 anni. In Italia colpisce ogni anno circa 20.500 uomini e 17.300 donne. In attesa della conferma dell’aspirina quale fattore protettivo in questo tipo di neoplasia, un’arma importante rimane la diagnosi precoce.
Bisogna prestare attenzione a sintomi intestinali particolari (come il passaggio ad una stitichezza improvvisa o viceversa), ma soprattutto alla presenza di sangue nelle feci. Bisogna vincere le remore nei confronti delle visite dal colonpronctologo. Timidezza ed imbarazzo vanno superati, in gioco c’è la vita. Nella prevenzione, un sano stile di vita è importante: una minima attività motoria, alimentazione ricca di fibre, smettere di fumare e di bere alcool in eccesso.