Anche se può sembrare un controsenso, oggi è il giorno dedicato alla pasta, ma i festeggiamenti anziché essere, come vorrebbe la logica, in Italia, avvengono a migliaia di chilometri di distanza: a Rio de Janeiro. E’ questa la sede scelta dall’Ipo (International pasta organization) per il quarto congresso mondiale sulla pasta. Un meeting che non servirà solo come mostra per i vari tipi di questo alimento, ma servirà soprattutto a parlare delle patologie correlate all’alimentazione: obesità, anoressia ed altre condizioni che possono essere combattute seguendo una dieta corretta.
Il congresso, coordinato dall’Abima (l’Associazione dei pastai brasiliani), durerà fino al prossimo 27 ottobre e, dicono gli organizzatori, si svolge nella metropoli sudamericana in quanto il Brasile è il terzo Paese al mondo, dopo Stati Uniti ed Italia, nel consumo di pasta, ed uno di quelli con l’incremento maggiore della domanda.
Questo genere alimentare è l’ideale per una dieta sana, come hanno scritto gli esperti internazionali che si sono succeduti negli scorsi anni, grazie ai carboidrati “buoni” che contiene e al suo basso indice glicemico, i quali sono tra i fattori principali nella prevenzione dell’obesità e del diabete. Ne sono talmente convinti in Brasile che il partito al Governo ha intenzione di lanciare una campagna nazionale di prevenzione e educazione alimentare, nelle scuole e non solo, per combattere l’anemia ferropriva, una tipologia di carenza dell’emoglobina dovuta alla mancanza di ferro a seguito di un’alimentazione sbagliata. Non è un caso che in Italia questa condizione sia molto rara.
Ma la pasta è un genere alimentare ottimo anche per gli sportivi (come testimoniano i nazionali Julio Cesar, Ronaldinho ed altri beniamini locali che giocano nel campionato di calcio del nostro Paese), e promuove un’alimentazione sana “di contorno”, dato che quando si mangia la pasta, insieme ad essa è più facile trovare altri cibi sani come pomodori, legumi e verdure in genere, piuttosto che il cosiddetto “junk food”, o cibo spazzatura. Inoltre controlla il livello dei carboidrati che entrano nel corpo, dato che ha la giusta quantità e limita l’ingresso incontrollato come può accadere con la dieta disordinata dei fast food e simili. In occasione di questa tre giorni i Paesi partecipanti avvieranno dei programmi per migliorare la dieta dei bambini nelle mense scolastiche, introducendo la pasta dove oggi ancora non c’è, nel tentativo di contrastare l’epidemia di obesità che fa sempre più vittime ogni anno che passa.
[Fonti: Ansa; Affari Italiani]