I ricercatori dell’Università del Missouri credono di aver trovato una correlazione tra asma e cancro ai polmoni in un piccolo studio. Ricerche precedenti hanno mostrato una correlazione tra la malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) e il tumore del polmone, ma questa è la prima volta che un tale legame è stato dimostrato tra il cancro del polmone e l’asma, hanno affermato i ricercatori.
Tuttavia, sulla base dei dati disponibili, le persone con asma non dovrebbero preoccuparsi di un possibile aumentato rischio di sviluppare il cancro ai polmoni, ha aggiunto la dottoressa Marilyn Glassberg, professore associato di medicina clinica, medicina polmonare e d’emergenza presso l’Università di Miami alla Miller School of Medicine.
Questo è uno studio di correlazione. Il problema con gli studi di correlazione è che non arrivano mai alla causa-effetto
ha spiegato la dottoressa. Per lo studio, la squadra ha esaminato le cartelle cliniche di 759 pazienti con cancro del polmone e di pazienti in condizioni simili ma senza cancro al polmone. I ricercatori hanno scoperto che il 46,2% di quelli con l’asma hanno avuto anche il cancro ai polmoni, rispetto al 22,5% di quelli senza asma.
I ricercatori ipotizzano che
i ripetuti episodi infiammatori cronici di asma potrebbero innescare il cancro ai polmoni, ma esattamente come ciò possa accadere non è chiaro.
Gli autori dicono che il loro studio sottolinea l’importanza di una gestione più aggressiva della malattia infiammatoria delle vie aeree, dello sviluppo di sistemi diagnostici per lo screening precoce e, magari di una tecnica non invasiva che comporti ulteriori ricerche sui meccanismi della cancerogenesi indotta dall’infiammazione.
Glassberg, discutendo le conclusioni, ha anche rilevato che, mentre l’asma e la BPCO comportano cicatrici ai polmoni, il cancro del polmone non è causato dalla cicatrizzazione del tessuto polmonare. Inoltre, ha detto che non risulta che i ricercatori abbiano preso in considerazione il fumo, che è una delle principali cause di cancro ai polmoni.
Questo non cambierà il modo in cui le persone devono prendersi cura di sé
ha concluso la Glassberg.
[Fonte: Health24]