Solo qualche tiro? Una sigaretta ogni tanto? Che male mai farà? Stando a quanto afferma una recente ricerca finanziata dal National Cancer Institute e pubblicata sulla rivista di divulgazione scientifica Chemical Research in Toxicology, una delle 38 riviste scientifiche edite dall’American Chemical Society, anche pochi minuti di fumo inalato nei polmoni possono provocare seri danni genetici.
Le conseguenze a lungo termine del tabagismo spesso sono un’arma a doppio taglio nel convincere i fumatori che per la loro salute è meglio smettere subito. Questo perché spesso non ci importa di cosa accadrà fra venti, trent’anni, al nostro organismo. In tanti rispondono addirittura che preferiscono vivere di meno ma bene, concedendosi vizi insani quanto piacevoli.
Ebbene questo studio non lascia scampo e suona come un forte avvertimento a quanti sono tentati di iniziare a fumare. Non ci vogliono anni prima che l’organismo risenta gravemente dei danni del fumo.
Stephen S. Hecht ed i suoi colleghi sottolineano nel rapporto che il cancro ai polmoni costa 3.000 vite ogni giorno, in gran parte a causa del fumo di sigaretta. Fumare inoltre è collegato ad almeno altri 18 tipi di cancro. Le sostanze nocive contenute nel fumo di tabacco, gli idrocarburi policiclici aromatici o IPA, sono tra i principali imputati del cancro al polmone. Finora, tuttavia, gli scienziati non avevano spiegato il modo specifico in cui gli IPA danneggiano il DNA negli esseri umani.
Il fenantrene aggiunto alle sigarette e testato su 12 volontari forma rapidamente una sostanza tossica nel sangue che causa mutazioni al DNA che possono provocare il cancro. I fumatori hanno sviluppato livelli massimi della sostanza in un lasso di tempo che ha sorpreso anche i ricercatori: solo 15-30 minuti dopo aver finito di fumare. L’effetto è così veloce, spiegano gli autori, che è equivalente a iniettare la sostanza direttamente nel sangue.
Questo studio, scrive Hecht, è il primo a indagare il metabolismo umano di un IPA specificamente formulato per inalazione di fumo di sigaretta, senza interferenze da altre fonti di esposizione quali l’inquinamento atmosferico o la dieta. I risultati qui riportati dovrebbero servire come un avvertimento forte a coloro che stanno valutando di iniziare a fumare sigarette.
Fumo incide su DNA, in tilt 323 geni
15 sigarette possono mutare il DNA
Anche una sola sigaretta è sufficiente a far irrigidire le arterie
[Fonte: “Immediate Consequences of Cigarette Smoking: Rapid Formation of Polycyclic Aromatic Hydrocarbon Diol Epoxides”, Chemical Research in Toxicology]