Che l’esercizio fisico, salvo ovviamente controindicazioni specifiche del medico curante, fosse di per sé e in toto salutare era noto da tempo. La ricerca scientifica sull’argomento si concentra da anni sugli innumerevoli quanto specifici benefici dell’attività fisica regolare, dalla prevenzione di malattie cardiovascolari e croniche al ruolo sulla psiche contro lo stress e per superare la depressione senza necessariamente far ricorso ai farmaci.
Oggi ci occupiamo di uno studio che ha indagato i vantaggi della ginnastica per i pazienti che devono riprendersi dopo aver subito un ictus. Ad effettuarlo è stata un’équipe di ricercatori afferente alla Duke University che ha esposto i risultati della sperimentazione nell’ambito del meeting dell’American Stroke Association, in corso in questi giorni.
Gli autori hanno analizzato un campione di soggetti anziani, con età media di 62 anni, coinvolti in sessioni di allenamento. Tutti avevano subito un ictus e si trovavano al momento in un centro di riabilitazione dedicato.
Ebbene, dai dati raccolti, si evince quanto la ginnastica sia fondamentale per recuperare le funzioni motorie.
A beneficiarne è stata infatti oltre la metà dei partecipanti ai trial.
I pazienti si sono cimentati in un programma di esercizi abbastanza intenso, con 36 sessioni da 75 o 90 minuti, da seguire per 12 o 16 settimane in palestra allenandosi sul tapis roulant, o in alternativa un programma da svolgere a casa nei due mesi successivi all’ictus.
Pamela Duncan, autore principale dello studio, spiega che la loro ipotesi iniziale privilegiava il tapis roulant in efficacia
mentre lo studio ha dimostrato che in entrambi i gruppi si verifica un miglioramento nelle capacità di camminare in più del 50 per cento dei casi. In entrambi i gruppi i migliori progressi si sono visti all’inizio, dopo le prime 12 sessioni, ma qualcuno ha iniziato a recuperare più tardi.
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