Si allarga a macchia d’olio l’epidemia di Escherichia coli, e come ogni epidemia che si rispetti, esce non solo dalla Germania, ma persino dall’Europa. Ieri infatti sono stati segnalati due casi accertati negli Stati Uniti in due persone che, di recente, erano state nel Paese tedesco.
I contagi aumentano più rapidamente rispetto ai giorni scorsi, e così in solo 24 ore ne sono stati registrati altri 200, con un decesso, una donna tedesca di 84 anni. Per questo, mentre l’Europa comincia a prendere provvedimenti, la Russia decide di fare la voce grossa e blocca qualsiasi importazione di verdura dall’Europa, anche se gli ultimi studi affermano che forse la verdura non c’entra nulla.
Il divieto di importazione di verdure ed ortaggi freschi, che riguarda tutti i paesi dell’Unione europea, ha effetto da questa mattina (giovedì, ndr). Le verdure e gli ortaggi già importati dall’Ue saranno sequestrati in tutta la Russia
afferma in una nota il capo dell’agenzia di difesa dei consumatori, Gennady Onishchenko. Eppure questa mossa potrebbe causare ancora più danni, visto che il presidente Zapatero ha chiesto dei risarcimenti alla città-Stato di Amburgo perché, a suo dire, l’agricoltura spagnola, che basa la sua ricchezza sull’esportazione, è stata fortemente danneggiata da notizie false e infondate. E di certo la decisione della Russia non farà altro che aumentare il rammarico iberico.
Siamo di fronte a una seria crisi. Invitiamo l’Unione europea a mantenere la calma e a osservare però nel modo più rigoroso le più severe regole d’igiene alimentare. Lavarsi sempre le mani prima di mangiare e dopo essere andati in bagno, lavare bene frutta e verdura, sbucciarla, consumare solo verdura cotta, carne ben cotta, latte pastorizzato, avvertire i medici se sintomi come diarrea, vomito o febbre si manifestano in modo prolungato, specie se si tratta di anziani, bambini e persone immunologicamente compromesse. Invito gli Stati della Ue, specie la Germania, a intensificare i loro sforzi per debellare il male
afferma il commissario europeo alla Sanità, John Dalli. Certo è che, dopo la smentita sui cetrioli spagnoli, la scienza brancola nel buio perché non si riescono a svelare due misteri: qual è il vettore del batterio killer e perché colpisce quasi esclusivamente le donne.
Epidemia di Escherichia coli: i cetrioli non c’entrano
Epidemia di Escherichia coli, 10 vittime e diffusione in mezza Europa
Cetrioli, non c’è rischio per l’Italia
[Fonti: Corriere della Sera; Repubblica]