Non è un’epidemia, ma solo un aumento del rischio. Precisano immediatamente la situazione i responsabili del New York Fire Department, il dipartimento dei vigili del fuoco della Grande Mela, a proposito dei risultati pubblicati su Lancet che parlavano di un incremento delle possibilità per i pompieri che sono intervenuti quel maledetto giorno di contrarre alcuni tipi di tumore.
In particolare, spiega David Prezant, il medico che ha condotto la ricerca, l’esposizione ai fumi rilasciati dal crollo delle Torri Gemelle ha comportato un incremento del rischio del 19% per i vigili del fuoco, rispetto a coloro che non erano così vicini al luogo del disastro. Purtroppo i pericoli non sono solo per loro, ma anche per chi si trovava nelle vicinanze di Ground Zero, come i residenti o chi lavorava nel Financial District, in quanto a molti, a distanza di anni, sono state diagnosticate delle malattie respiratorie o delle eruzioni cutanee. E’ vero anche che non tutte le condizioni mediche diagnosticate successivamente all’attacco terroristico sono attribuibili ad esso, ma intanto sono in molti a credere in una correlazione.
La ricerca però non convince tutti. E’ vero che 10 anni dall’esposizione sono sufficienti per effettuare delle previsioni, ma è vero anche che un tumore causato da fattori esterni, per manifestarsi può avere bisogno di almeno 20 anni, o addirittura 40, e che dunque se qualche ricovero c’è stato, non è attribuibile a quell’evento. Il tumore in questione è quello al polmone, derivato dall’aver respirato le tossine provenienti dal crollo che diversi pompieri hanno descritto come aventi uno “strano odore”. Questo era dovuto alla miscela di cemento e vetro rilasciati dal disastro, ed anche se diagnosticare un tumore rimane piuttosto difficile, i medici concordano nell’affermare che i casi di asma e sinusite cronica, fino ad attacchi di panico, allucinazioni e insonnia, sono più facilmente collegabili a quanto accadde 10 anni fa a New York.
Per quanto riguarda le neoplasie, Prezant afferma che forse tra altri 10 anni il quadro sarà più chiaro, ma attualmente si può affermare che il collegamento tra attacco alle Torri Gemelle e cancro alle vie respiratorie è “biologicamente plausibile”.
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