Che fumare non sia affatto salutare ed aumenti il rischio di insorgenza di diversi tipi di cancro, lo sapevamo da tempo. In particolar modo la ricerca aveva sottolineato il ruolo delle sigarette nell’incremento di tumori ai polmoni. Oggi parliamo di un nuovo allarme sui danni del fumo che ci arriva dall’Associazione Urologi Italiani (AURO), stavolta per quanto riguarda cancro alla vescica e cancro al rene. Il fumo, infatti, oltre ad accrescere le probabilità di ammalarsi di cancro al polmone, è tra le prime cause di quello alla vescica ed al rene.
Gli esperti di urologia, nell’ambito del congresso in corso a Sorrento in questi giorni e che si concluderà domani, hanno esposto i dati sull’incidenza del fumo su questi due tipi di cancro. Dati che non lasciano adito a dubbi sull’impatto del fumo. Questo cattivo vizio incide sull’insorgenza del 50% dei casi di carcinoma vescicale e renale, immediatamente seguito dalla vita troppo sedentaria cui sono condannati molti di noi per via del tipo di lavoro svolto.
Se sulla sedentarietà si può intervenire con l’esercizio fisico, per il fumo è necessaria molta forza di volontà per smettere. In gioco, d’altra parte, ci sono rischi che come abbiamo visto sono molto alti. A conferma le dichiarazioni dello stesso presidente di AURO, il dottor Giario Conti, Primario della Divisione di Urologia presso l’Ospedale Sant’Anna di Como:
Il cancro alla vescica, uno dei temi del convegno, è al secondo posto come causa di decesso in Italia dopo la Spagna, con i più alti tassi di incidenza: 29,8/100.000 uomini e 4,7/100.000 donne. Il tasso di mortalità nel nostro Paese è in costante diminuzione, tuttavia ci dobbiamo aspettare un aumento dei casi di tumore alla vescica nei prossimi anni, tenuto conto sia del nostro alto tasso di incidenza sia del progressivo invecchiamento della popolazione.
Un’altra buona ragione per smettere di fumare che si va ad aggiungere ad una lista già molto lunga.
[Fonte: Agi Salute]