Come per le serate di gala lo smoking è d’obbligo, per la vigilia di Natale il pesce non può mancare sulle nostre tavole imbandite a festa. Ma attenzione, perché il cenone non vada di traverso, è importante che i prodotti ittici siano freschi. Per non cadere nelle trappole del mercato, ImpresaPesca Coldiretti consiglia di scegliere il made in Italy, comprando direttamente dal pescatore, laddove possibile.
Come spiega Coldiretti, il settore della pesca vede impegnate quasi 14 mila imbarcazioni. Tra i prodotti ittici, si posiziona al primo posto, per volume di fatturato, il nasello, che fa le “scarpe” ad acciughe, seppie, gamberi, scampi, pesce spada, vongole, cicale di mare e sogliole. Tuttavia, 3 piatti di pesce su 4 che si consumano in Italia sono stranieri, ma nessuno lo sa, soprattutto per quanto riguarda quello servito al ristorante dove Impresapesca Coldiretti chiede venga introdotta anche l’indicazione della provenienza nei menù.
Proprio di queste ore, tra le altre cose, è la notizia di oltre 50 tonnellate di pesce scaduto sequestrato dai Nas in un deposito all’ingrosso di Salerno: astici, anguille, orate, capitoni e mitili, tutti di provenienza sconosciuta. I prodotti, avariati e scongelati, spacciati poi per freschi, erano destinati al grande business natalizio.
Consigli di Coldiretti per scegliere il pesce fresco
- Acquistare il pesce, laddove possibile, direttamente dal produttore che garantisce la freschezza del pescato.
- Verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca, e scegliere la “zona Fao 37” se si vuole acquistare prodotto pescato del Mediterraneo.
- Verificare che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole.
- Per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso.
- Meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne.
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