La chemioterapia è uno degli strumenti più utilizzati insieme alla radioterapia nella lotta ai tumori di ogni tipologia. Essa provoca però spesso gravi effetti collaterali. Prendendo ispirazione dalla tradizione aborigena, gli scienziati australiani hanno provato ad utilizzare l’olio di emu, ricavato da un uccello diffuso in loco simile allo struzzo, per combatterli.
Nella tradizione autoctona quest’olio viene utilizzato da secoli dagli aborigeni australiani per combattere le infiammazioni, curare le ferite e rigenerare i tessuti. In passato ha vissuto un momento di fama dopo che le star hollywoodiane iniziarono ad utilizzarlo per combattere la caduta dei capelli e per favorire la bellezza della pelle. Gli scienziati dell’Università di Adelaide hanno voluto verificare se fosse possibile utilizzare questo ingrediente “miracoloso” anche per combattere i principali effetti collaterali della chemioterapia. Lo studio dedicato a questo tentativo è stato pubblicato sulla rivista di settore Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine.
Coordinati dalla ricercatrice Suzanne Abimosleh, gli scienziati australiani hanno analizzato gli effetti dell’olio di emu su modello animale ed in test di laboratorio: è emerso che i grassi e le sostanze contenute naturalmente nell’olio aiutano l’intestino a riparare quella parte di sé, conosciuta sotto il nome di cripte intestinali che si occupa di generare i villi deputati all’assorbimento dei nutrienti del cibo. Non solo, si è anche notata una riduzione sensibile dell’infiammazione intestinale provocata dalla chemioterapia.
Quando queste infiammazioni di tipo intestinale sono causate da medicinali o da malattie specifiche , vi è quasi sempre anche lo sviluppo di sindromi da malassorbimento ed un ulcerazione della parte colpita. L’olio sembra riuscirà a tenere sotto controllo entrambe le problematiche. La speranza degli scienziati australiani è quella di riuscire a portare al più presto la ricerca da loro condotta allo stadio degli studi clinici, in modo tale da verificare l’effetto dell’olio di emu sui pazienti che soffrono di problemi intestinali derivanti dalla terapia contro il cancro, migliorandone le condizioni di vita e di salute. Sperando che questo non comporti problemi di tipo “animalista”.
Fonte | ECAM
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