Leucemia linfoblastica acuta, la storia del piccolo Reece

Reece Holbrook aveva due anni quando i suoi genitori, Jennifer e Ciad, notarono dei lividi sospetti sulle gambe del piccolo:

“Abbiamo pensato che potesse trattarsi dei normali lividi che si procura un bambino di due anni vivace”, racconta Jennifer Holbrook, “ma quando abbiamo visto altri lividi sul torace e piccoli punti rossi, abbiamo immediatamente portato Reece dal pediatra”.

Il medico prescrisse degli esami del sangue e indirizzò subito i genitori all’UNC, il Lineberger Comprehensive Cancer Center afferente alla University of North Carolina School of Medicine. La diagnosi per il piccolo Reece fu di leucemia linfoblastica acuta.

La leucemia linfoblastica acuta colpisce soprattutto i bambini tra i 2 e i 5 anni ed è la responsabile per ben l’80% dei casi totali di bambini leucemici. Le cause di questa malattia si può dire che sono sconosciute, ma in realtà già molti studi hanno riscontrato come molti fattori possono provenire dal periodo prenatale: esposizioni a campi elettromagnetici e radon, a raggi X o a medicamenti, oppure all’esposizione lavorativa dei genitori a benzene.

Tumore al seno e chemioterapia: il racconto di chi combatte ogni giorno

Ogni giorno da tre anni Adriana combatte contro un cancro: quello al seno che ha scoperto quando aveva solo 33 anni. Anche lei come tante, lontana dalle statistiche e dagli screening.

“Appena smesso di allattare, mi sono resa conto di un piccolo nodulo. Solo dopo 9 mesi però ho deciso di fare un controllo. Era un tumore“.

Ma cosa si prova ad una notizia del genere? E’ difficile capire. Lei mi spiega:

“ Io ho sentito subito una grande forza ed ho capito che dovevo combattere. Così l’intervento chirurgico per asportarlo (non una sola volta), poi la radioterapia e la chemioterapia con tutti gli effetti collaterali. Mi sono buttata a capofitto in questa storia cercando di fare qualcosa che andasse oltre me stessa.

Ho creato un sito internet. L’ho chiamato Voglio un mondo Rosa Shocking -(Breast Cancer Awareness). Solo dopo ho scoperto che qualcuno aveva scritto anche un libro con questo titolo, ma a me era venuto da dentro e l’ho lasciato…”.