Lo scienziato cipriota Panayotis Zavos ha fatto l’annuncio che tutto il mondo, scientifico e non, temeva: abbiamo raggiunto una tecnologia tale per avviare un programma di clonazione umana. Lo scienziato, che per anni ha lavorato anche in Italia, si è molto spesso attirato le ire del mondo scientifico in quanto ha spesso fatto annunci simili senza poi dimostrazioni, e comunque per aver fatto esperimenti che vanno ben al di là dell’etica scientifica.
Per quanto scienza e morale (soprattutto religiosa) non sempre corrispondano, mai a nessuno era venuto in mente di clonare un essere umano. Una pratica tanto odiosa quanto pericolosa, che nessuno scienziato aveva prima nemmeno immaginato di attuare. Nessuno tranne Zavos.
L’andrologo già da qualche anno stava effettuando degli esperimenti, con le stesse procedure utilizzare per clonare la pecora Dolly, prima per estrarre le cellule staminali, consentite dal mondo scientifico, e poi per clonare delle persone, cosa che in quasi nessuno Stato del mondo è consentito.
Quasi, appunto, perché qualcuno che lo consente c’è, ed è in Medio Oriente, dove pare che Zavos si sia rifugiato. Lì ha utilizzato la tecnica della clonazione degli embrioni umani per fare un’operazione mai effettuata prima: l’impianto di un embrione artificiale nell’utero di una donna. In precedenza lo scienziato aveva tentato 4 volte, prima con tre coppie sposate e poi con una donna single, fino addirittura alla clonazione di persone morte, su spontanea richiesta dei familiari distrutti dal dolore, come il caso della piccola Cady, una bimba americana morta in un incidente d’auto.
Ma nonostante i tanti tentativi effettuati in tutti questi anni, gli esperimenti si sono sempre rivelati fallimentari. Agli annunci in pompa magna non sono seguite poi prove certe. Fino al documentario, girato da Discovery Channel, in cui quest’ultima operazione è filmata, e che pare sia efficace. Secondo le previsioni dello scienziato, anche se dovesse andar male quest’esperimento, la tecnologia e le conoscenza oggi sono sufficientemente mature per la clonazione umana. Entro uno o due anni potremo avere il primo bambino clonato.
[Fonte: Repubblica]