Il sottovuoto è un particolare metodo di conservazione dei cibi, sia cotti che crudi, che prevede l’eliminazione di tutta l’aria dal contenitore. In questo modo, non solo è possibile conservare gli alimenti più a lungo, ma i microrganismi e i batteri non possono svilupparsi, a tutto vantaggio della nostra salute.
La tecnica del sottovuoto, non altera il sapore, tanto meno il profumo, il colore o le proprietà nutrizionali dei cibi, che sono protetti anche da eventuali odori penetranti esterni. Inoltre, è in grado di ridurre la dispersione dei sali minerali e delle vitamine. Il tempo di conservazione dei prodotti sottovuoto può variare da 6 a 21 giorni a seconda del tipo di alimento.
Come funziona il sottovuoto
Gli alimenti crudi vengono prima di tutto puliti, e successivamente, vengono riposti in un contenitore, sacchetti di plastica o vaschette semirigide in polietilene o alluminio trattato per uso alimentare, il cui spessore e resistenza termica varia a seconda del tipo di alimento e dei trattamenti successivi. Dopo la creazione del sottovuoto, infatti, il prodotto può essere sottoposto a pastorizzazione, cottura o refrigerazione.
Vantaggi del sottovuoto
- arresto dello sviluppo di microrganismi;
- notevole prolungamento della durata del prodotto,
- nessuna perdita di umidità;
- mantenimento della freschezza e protezione da odori forti provenienti dall’esterno;
- nessun irrancidimento ossidativo.
Il sottovuoto, chiaramente, non sostituisce la conservazione in frigorifero, ma è in grado di moltiplicare anche di 3-5 volte il tempo di conservazione di moltissimi alimenti, come la carne, il pesce, le salse, i formaggi, i salumi, le verdure, compreso di quelli cucinati come zuppe, minestre, lasagne, stufati, legumi cotti, ecc. Inoltre, i cibi conservati con il sottovuoto non subiscono il cosiddetto “frezeer burning”, vale a dire il passaggio dell’acqua dallo stato solido a quello gassoso, con conseguente disidratazione dell’ossigeno negli spazi lasciati vuoti dall’acqua che è evaporata, e alterazioni del gusto e del colore a causa dell’ossidazione provocata dall’ossigeno.
Rischi del sottovuoto
Il sottovuoto, per quanto sia in grado di contrastare l’azione dei batteri aerobici, cioè di quelli che per moltiplicarsi hanno bisogno dell’ossigeno, non è altrettanto efficace contro i batteri anaerobici. Per questo motivo, il sottovuoto è da abbinare ad altri trattamenti di conservazione come la refrigerazione o la sterilizzazione.