I disabili. L’assistenza nei loro confronti è un dovere civile, eppure i costi onerosi di questo supporto gravano soprattutto sulle famiglie. In un periodo profondo di crisi come quello che stiamo vivendo, è opportuno chiedersi che valore ha la salute. Secondo il 44esimo Rapporto annuale del Censis sullo stato sociale del nostro paese, si tratta di un peso eccessivo per troppe famiglie.
Ecco qualche cifra emersa dal documento: una persona affetta di Alzheimer comporta una spesa annua di più di 56mila euro; 11.250 euro per un paziente colpito da artrite reumatoide e circa 15mila euro per i malati di insufficienza renale cronica in dialisi. Non è bello fare certi conti, ma diventa fondamentale se si pensa a chi una famiglia non ce l’ha e se alla quotidianità di un nucleo familiare si aggiungono questi costi. E’ pazzesco doversi arrampicare sugli specchi per poter curare la persona amata. E’ assurdo e disumano barcamenarsi tra due lavori per arrivare alla fine del mese e tornare a casa per occuparsi ad oltranza di un figlio o un genitore che ha perso l’indipendenza motoria o mentale. Si legge nel documento:
”Si tratta di carenze nell’offerta sanitaria e socio-assistenziale tanto più’ gravi quanto più si considera il significativo numero di famiglie coinvolte, in una situazione grave come quella disabilità”.
Stiamo parlando di 4,1 milioni di persone (il 6,7% della popolazione) definite disabili. I Caregiver, cioè le persone che si prendono cura dei disabili appartengono essenzialmente al nucleo familiare: nel 30% dei casi si tratta di madri che assistono i figli, nel 20% del coniuge, nel 12,6% una figlia, mentre solo nel 10,7% delle volte si ricorre a personale specializzato e a badanti. La crisi e le difficoltà economiche hanno portato ad un’organizzazione diversa, a nuove strategie di assistenza, basate sull’auto aiuto e sul ricorso al volontariato.
Il rapporto del Censis ci mette al corrente anche della scarsa informazione che c’è sulla disabilità: più del 50% degli italiani crede che le persone affette da sindrome di Down siano sempre colpiti da un grave ritardo mentale, mentre il 73% pensa che chi soffre di autismo abbia sempre una genialità matematica o artistica. Al contempo, la maggior parte degli italiani non conosce l’ictus e le sue conseguenze (qui). Sul fronte dei farmaci, il 53% dei cittadini italiani ha inoltre dichiarato di aver fatto ricorso ai generici per risparmiare.
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