Il freddo che ha fatto quest’anno non ha avuto solo conseguenze spiacevoli. Ha infatti avuto il merito di tenere lontane le zanzare. Questi fastidiosi insetti che di questi tempi di solito stanno già svolazzando nelle nostre case, ancora non si vedono, ma gli esperti non gridano alla vittoria. Anzi, avvertono di andarci cauti con l’ottimismo.
Il gran freddo ed il fatto di averle tenute lontano dalla nostra cute per così tanto tempo le ha fatte “incattivire”, e così, secondo la Stiftung Warentest, un istituto tedesco che si occupa di monitoraggio dei prodotti contro le zanzare, avverte che arriveranno più cattive e affamate di prima. Durante quest’inverno rigido infatti si sono rifugiate nei tombini ed in tutte quelle zone paludose dove, fino a 5 gradi sotto zero, hanno trovato la forza di sopravvivere. Ma ora che le temperature stanno ricominciando a salire, sono pronte ad attaccarci anche più numerose di prima.
I pericoli ora sono due: una è la resistenza ai metodi chimici. Sempre secondo la Stiftung Warentest, delle 21 lozioni, insetticidi e creme testate finora, solo 7 hanno dimostrato di essere efficaci contro le zanzare del 2010, il che dimostra che si sono adattate bene agli agenti chimici. L’altro problema riguarda le specie. Nel 2008 è arrivata in Italia la zanzara che diffonde il virus del Nilo Occidentale, contagiando tre persone. Lo scorso anno ne ha contagiate 9, e probabilmente dovremo combatterla anche quest’anno. Ma secondo gli esperti, visto che la temperatura media di quest’anno sarà di circa 0,4° C più alta rispetto al passato, dobbiamo prepararci ad accogliere (si fa per dire) la temutissima Aedes Aegypti, quella che trasporta la febbre gialla, e la Aedes albopictus che trasporta la Chikungunya, un altro tipo di febbre epidemica.
Dunque come fare per fermarla? Pare che quest’anno tornino di moda i vecchi metodi “della nonna”, quelli cioè usati dagli antichi prima dell’invasione dei prodotti chimici. In alcune zone, specie del Nord Italia, i comuni si stanno attrezzando per “allevare” i pipistrelli, che arrivano a mangiare anche 2000 zanzare per notte, con delle sorte di voliere nei parchi pubblici e nei punti strategici delle città. Le alternative sono tenere coperti o ben curati gli spazi umidi (stagni, pozzi o piscine) ed il giardino libero da sterpi, erbacce e rifiuti; oppure prendersi un bel pesce rosso. Per quanto possano sembrare pacifici questi bei pesciolini nella loro ampolla di vetro, sono una trappola perfetta per le zanzare, che nella loro acqua vanno a nidificare. L’unico problema è che il pesce si mangia le larve di zanzara, e a volte anche i loro genitori che le vanno a deporre.
[Fonte: Repubblica]