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Usa: la riforma sanitaria è stata approvata, tra una settimana sarà legge

Una votazione storica si è tenuta nella serata di ieri, la quale mette fine a secoli di ingiustizie in campo sanitario negli Stati Uniti. In Italia, ed un po’ in tutta Europa, potrebbe sembrare una cosa normale che lo Stato preveda una forma di tutela per i propri cittadini, quando si tratta di sanità, ma in America questo non è normale affatto. Per tantissimo tempo infatti le disparità tra ricchi e poveri sono state eccessive, e così ora Barack Obama ha trovato il giusto rimedio.

Per capire l’eccezionalità di questa riforma sanitaria, basti pensare che, grazie alla nuova legge, adesso 32 milioni di persone avranno diritto ad assistenza medica. Ma non solo. Una delle battaglie vinte dal presidente con questa legge, la più terribile che non ci si aspetterebbe da un Paese che si proclama liberale, è quella contro le compagnie d’assicurazione. Queste “associazioni a delinquere” che dovrebbero sostenere le spese mediche dei contribuenti quando si ammalano, per decenni hanno messo in pratica un’operazione che fa rabbrividire: nonappena una persona che aveva sottoscritto l’assicurazione si ammalava, rescindevano il contratto in modo da non dover più sostenere alcuna spesa, mentre se qualcuno aveva già avuto delle malattie ricorrenti in passato, gli negavano l’assicurazione. Ora non potranno più applicare queste forme aberranti di autodifesa.

Ma ancora, adesso le assicurazioni dovranno rimborsare per intero le spese mediche (a seconda dell’opzione stipulata), e non più fino ad una certa soglia come accadeva prima, quando le operazioni molto costose non erano coperte; i genitori potranno coprire le spese sanitarie dei figli fino a 26 anni; dei 32 milioni di americani sprovvisti di assistenza, per la metà, i più poveri, entreranno in una sorta di programma nazionale di assistenza (Medicaid), mentre l’altra metà, gente che ha un lavoro ma non può permettersi le assicurazioni più costose, potrà ottenere delle agevolazioni spendendo meno.

Le cifre della riforma parlano di un’estensione fino al 95% della popolazione residente negli Usa dell’assistenza sanitaria (circa un terzo in più rispetto a prima), multa di 750 dollari per chi non stipula un’assicurazione, obbligo alle aziende con più di 50 dipendenti di garantire la copertura assicurativa, le spese di aborto sono escluse dalla copertura sanitaria.

Siamo ancora lontani dallo Stato sociale europeo, ma è un grosso passo in avanti, visto il punto di partenza.