Secondo il sito web Nuova Zelanda, il Dysport è “una proteina estratta dal batterio Clostridium botulinum” è stato sviluppato in Gran Bretagna nel 1990, per scopi neurologici ed oftalmici, tra cui per la paralisi cerebrale; dopo notevoli anni di ricerca, è ora utilizzato come alternativa al botulino.
Anche se non è attualmente disponibile negli Stati Uniti, Dysport è in attesa di approvazione da parte dell’FDA. Come la proteina del Botox, anche il Dysport rilassa i muscoli del viso limitando la comparsa di rughe, quando viene applicata tra le sopracciglia e al di sotto il naso, ma può anche essere utilizzato per ridurre la sudorazione eccessiva nelle ascelle.
Sono necessarie da tre a cinque iniezioni per dei risultati soddisfacenti. Il gruppo farmaceutico Ipsen nel sito web dice: “Dysport può aiutare a sembrare più giovani, più rilassati e sotto controllo per circa lo stesso prezzo di un taglio ed un colore dal vostro parrucchiere“. Quindi, se è paragonabile in tutto e per tutto al Botox, qual è la differenza tra le due proteine?
Sempre lo stesso sito new zelandese cita la Ipsen per lievi effetti collaterali come dolore, ecchimosi e mal di testa, così come una complicanza rara chiamata ptosi, per esempio lo spostamento palpebrale. In Gran Bretagna la rivista settimanale Grazia ha recentemente affrontato la tematica sul Dysport.
Ci sono stati pochi studi comparativi sui due prodotti, ma la Gazzetta di Medicina Estetica recentemente ha riferito un effetto più duraturo del botox unito ad una maggiore efficacia; in breve, dura più a lungo e meglio (fino a sei mesi). Nel dicembre 2006 sempre la Gazzetta aveva riportato risultati simili con la differenza che un flaconcino di Botox da 100 ml nel Regno Unito costa 250 dollari mentre un flaconcino di Botox da 500ml costa 300 dollari ma l’effetto dura un po’ di meno.