La bella stagione come ogni anno riporta in auge il problema abbronzatura. La nostra pelle ha bisogno di determinate protezioni per scurirsi senza che i raggi ultravioletti causino danni. Il mezzo più utilizzato in tal senso è la crema solare. Quest’anno vi sono interessanti novità: sono stati messi a punto dei preparati ultrasicuri ed immunoprotettivi.
Potrebbero essere definiti dei solari “intelligenti”, in grado di consentire alla persona di abbronzarsi in tutta sicurezza. Questo perché alla protezione topica tipica di questi prodotti, è stato aggiunto un ulteriore schermo di tipo immunitario, prevenendo quindi a monte i tumori della pelle che possono svilupparsi in base a sollecitazioni ultraviolette eccessive come il melanoma, ritenuto il più pericoloso.
Si tratta di una formula davvero rivoluzionaria, presentata di recente nella Capitale nel corso di un convegno dedicato, alla presenza di esperti del settore come Stefano Manfredini, ordinario di Chimica Farmaceutica e Tossicologica dell’Università di Ferrara e Giuseppe Monfrecola, ordinario di Dermatologia all’Università di Napoli “Federico II”.
Una composizione in grado di proteggere sia dagli UVA sia dagli UVB, i raggi che provocano la risposta della pelle alla loro esposizione. La formulazione è particolarmente efficace grazie alla presenza di “foto-immunoprotettori” di origine naturale. Un esempio? Il tè verde, la nicotinammide e l’ectoina. Queste tre sostanze sono state combinate con una “tecnologia Reflex con Effetto Booster”, che non solo ha offerto maggiore protezione, ma ha anche permesso di ridurre di almeno il 30% la presenza di principi chimici all’interno della crema.
Commenta il dott. Manfredini:
Con questo nuovo solare, ImmunoProtection, si entra nell’era della fotoprotezione moderna dove l’attenzione, fino a oggi focalizzata soprattutto sui raggi UVB, si è spostata anche su quelli UVA. E’ chiaro, ormai, che gli UVA pur essendo meno energetici sono più penetranti, in grado di raggiungere il derma e, quindi, possono avere un ruolo di primo piano nella foto-carcinogesi, nel foto-invecchiamento, nella foto-immunosoppressione.
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