Le rughe non sono altro che i segnali esterni di modificazioni microscopiche che avvengono a livello dell’epidermide e del derma. Si traducono, in pratica, in maggiore rigidità della pelle, perdita di elasticità e di turgore da parte dei tessuti. Se proprio vogliamo usare termini più scientifici possiamo dire che le rughe sono la conseguenza di una generale atrofia cutanea e della degenerazione del tessuto elastico. La pelle è un organo e come tutti gli altri organi del corpo umano subisce un processo di invecchiamento.
Un processo in parte fisiologico e in parte indotto da agenti esterni quali il sole, la luce, lo smog e tutte le forme di inquinamento che portano a quella che viene chiamata elastosi: perdita del tessuto elastico profondo. Sono tanti, quindi, i fattori che determinano il formarsi della ruga. C’è un invecchiamento naturale (fisiologico) imputabile all’inesorabile trascorrere degli anni. C’è il photoaging, il danno causato dal sole e dalla luce e dalle lampade UVA. Infine, c’è la forza di gravità, la stessa forza che ci tiene attaccati al suolo.
Come può influenzare le rughe del viso? È semplice, quando la pelle diventa “flaccida” il tessuto tende a cadere verso il basso. Esistono 4 gruppi principali di rughe.
- Ci sono le rughe lineari o’di espressione’ la cui disposizione è caratterizzata dal tipo di contrazione che hanno i muscoli mimici del volto.
- Le rughe glifiche, quelle tipiche di chi ha preso troppo sole e ha danneggiato la sua cute.
- Le grinze o ‘pieghe del sonno’ dovute al fatto che quando si dorme il volto può assumere posizioni particolari che ne schiacciano una parte piuttosto che un’altra.
- Infine, le increspature, piccole rughette che danno un aspetto grinzoso alla cute quando viene meno la rete sottile di fibre elastiche che si trova immediatamente sotto l’epidermide.
I radicali liberi sono sostanze tossiche che si formano nei processi intermedi del nostro metabolismo e, quando si accumulano, influenzano negativamente tutto l’organismo, favorendo il processo di invecchiamento. E quindi il formarsi delle rughe. Ma ci sono sostanze che, agendo dall’interno, ne combattono l’effetto distruttivo. Sono integratori che contengonoun prezioso aminoacido (la lisina) costituente dell’elastina: una sorta di mattone che sorregge il derma, al quale si deve l’elasticità e il tono della pelle.
O integratori a base di molecole antiossidanti (antiradicali liberi) come il Beta carotene, la vitamina C, lo zinco, il selenio. Un aiuto, certo, ma i segni del tempo si possono combattere innanzitutto trattando bene la pelle, idratandola, nutrendola e pulendola con prodotti specifici. Evitandole, per quanto possibile, qualsiasi stress e usando creme da giorno che contengano filtri solari, vitamine e sostanze ad azione antiossidante (vitamina E, retinolo, vitamina C, coenzima Q10, ecc.), soprattutto se si vive in ambienti inquinati o ci si espone frequentemente al sole (o a lampade UVA).
Altri trattamenti, particolarmente utili per le pelli ispessite, contengono gli alfa-idrossiacidi, sostanze utilizzate per la loro azione levigante (esfoliante) e idratante. E sono tante le persone che, nel nostro Paese, si occupano e preoccupano delle rughe: cinque milioni di italiani, uomini e donne, che ricorrono abitualmente a trattamenti antirughe di vario tipo, a sieri, a creme, a trattamenti “al veleno” fino ad arrivare sempre più spesso a interventi chirurgici.
Sono giovani che intendono prevenire o allontanare nel tempo la comparsa degli odiosissimi “solchi“. E sono soprattutto ultraquarantenni che, con la perdita fisiologica del collageno, sentono il bisogno di prodotti rassodanti che abbiano come bersaglio proprio “l’impalcatura” di sostegno dei derma, stimolando la produzione di collageno ed elastina e apportando acido jaluronico.
L’osservanza di uno stile di vita corretto (fare sport, esporsi al sole con moderazione, seguire un’alimentazione corretta) riveste un ruolo estremamente importante, nel rallentare l’invecchiamento cutaneo soprattutto quello del viso che comunque è regolato per tutti dal codice genetico.