Si è concluso oggi a Cagliari il 49esimo Congresso nazionale dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani. Nel corso dei lavori un annuncio importante ha riscosso la nostra attenzione: gli specialisti riuniti hanno parlato di una prossima stesura di linee guida indipendenti per la psoriasi, che nasceranno dalla collaborazione tra l’Adoi e l’Istituto superiore di sanità (Iss). Titolo del progetto: “Snlg: Iss-Adoi. Linee guida per la pratica clinica basata su prove di efficacia: accordo di collaborazione tra Sistema nazionale linee guida-Istituto Superiore di sanità e Associazione dermatologi ospedalieri italiani”.
La psoriasi, una malattia della pelle ad andamento cronico e recidivante, colpisce due milioni di persone solo in Italia, cento milioni di persone nel mondo, ed ha un forte impatto sulla qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti.
Un provvedimento necessario, dunque, quello delle nuove linee guida, per tentare di arginare la situazione di smarrimento venutasi a creare nel nostro Paese su questa patologia, con le persone colpite che non trovano sufficienti punti di riferimento negli ospedali o strutture specializzate né tanto meno informazioni dettagliate e valide su nuove terapie.
La dottoressa Ornella De Pita, presidente dell’Adoi ha spiegato che il loro intento è di migliorare le linee guida esistenti eliminando i punti di criticità:
Con l’Istituto Superiore di Sanità è stato già fatto un corso con giovani dermatologi, ai quali è stato insegnato come fare una valutazione critica dell’esistente. E’ stata un’esperienza molto positiva. Si tratta di un’importante novità poiché ci troviamo davanti a linee guida indipendenti, frutto della collaborazione tra enti pubblici e quindi svincolati da ogni forma di pressione esterna.
Al congresso si è parlato anche di altre malattie della pelle, rare, le patologie bollose autoimmuni quali il pemfingo e il penfingoide e della difficoltà per medici e pazienti di trovare strutture specifiche di riferimento:
I centri specialistici non sono dislocati in tutta Italia e noi dermatologi vogliamo frenare i viaggi della speranza. Per questo abbiamo fatto già due incontri a Roma presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (Idi) che, insieme al San Gallicano e ad altri centri ospedalieri nazionali, rappresenta un importante punto di riferimento per i pazienti.
[Fonte: Agi Salute]