La tecarterapia al servizio degli atleti alle prossime Olimpiadi 2012 di Londra. Un dolore muscolare, un’infiammazione, una contrattura o un crampo, sono l’incubo di tutti gli sportivi, soprattutto quelli professionisti che duramente hanno finora lottato per arrivare al traguardo olimpionico. La fisioterapia ed il team medico diventano per l’atleta prossimo alle gare, un’ancora fondamentale a cui affidarsi in caso di necessità. Occorre però non essere invasivi, evitare effetti collaterali a breve e lungo termine, sostanze che possono risultare dopanti, e allo stesso tempo avere una soluzione del trauma doloroso nel più breve tempo possibile.
Sono queste le caratteristiche tipiche anche della tecarterapia, un metodo fisioterapico utile per combattere tutti i disturbi osteo- articolari e non solo: Tecar è l’abbreviazione del nome completo che ne esplica le modalità di funzionamento, ovvero: Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo. La HumanTecar® (marchio posseduto da Unibell, una società italiana con sede in provincia di Lecco) sarà infatti presente con ben 6 postazioni fisioterapiche all’interno del Villaggio Olimpico del CONI, in supporto all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, a disposizione degli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi Londra 2012 dal prossimo 27 luglio e le Paraolimpiadi al via il 29 Agosto.
La tecarterapia nello sport
Non si tratta di una metodica nuova, ma di sicuro potrà incuriosire ed interessare molti di coloro che seguiranno la manifestazione sportiva (un pochino come è stato per i cerotti colorati di Balotelli agli Europei 2012). Piuttosto sono numerose le squadre, i team, le federazioni sportive o i singoli atleti nazionali ed internazionali che da tempo si avvalgono della tecarterapia per il trattamento di disturbi muscolari ed osteoarticolari, ma anche e soprattutto della prevenzione. Qualche nome? Vanessa Ferrari (ginnastica artistica), Emanuele Abate (110 hs), Damiano Cunego e Ivan Basso (ciclismo), Ruggero Pertile (maratona), Giorgio Rubino e Alex Schwazer (marcia), Mauro Sarmiento (taekwondo), Giulia Quintavalle, Fabrizio Donato e Simona La Mantia (salto triplo), Kenenisa Bekele (medaglia d’oro nella Maratona di Pechino, 2008); Asafa Powell (ex primatista del mondo sui 100 m), Laswhan Merrit (medaglia d’oro a Pechino 2008 nei 400 m e nella 4 x 400 m), Angelo Taylor (3 volte oro Olimpico nei 400 hs), Dwight Phillips (4 volte campione del mondo nel salto in lungo e oro olimpico ad Atene 2004), Nancy Langat (campionessa olimpica in carica nei 1500 m) sono solo alcuni dei tanti atleti che negli ultimi 20 anni sono stati seguiti da Human Tecar®.
Ma come funziona la tecarterapia?
La tecarterapia si applica attraverso un macchinario e degli elettrodi da posizionare nell’area interessata: questi trasmettono onde radio a bassa frequenza (0,483 MHz) stimolando l’energia fisiologica interna all’organismo. Da qui un efficacia antalgica, antinfiammatoria e drenante (la tecarterapia vede alcune sue applicazioni anche in medicina estetica, per combattere la cellulite).Essenzialmente però ha la capacità di favorire la rigenerazione dei tessuti lesionati.
Foto e fonte Human Tecar