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Morbo di Addison terapia e diagnosi

Il Morbo di Addison è una patologia caratterizzata essenzialmente dalla diminuzione della secrezione di ormoni steroidei da parte delle ghiandole surrenali, cortisolo ed aldosterone in primis. Bassi livelli nel sangue di questi due ormoni possono provocare sintomi e complicanze anche serie. La terapia mira a compensarli con dei farmaci. Il tutto però solo dopo la conferma di una diagnosi precisa.

Come si fa la diagnosi del morbo di Addison?

Nella fase iniziale della malattia i sintomi sono molto generici e riconducibili a diverse condizioni di salute (stanchezza ad esempio) per cui la diagnosi avviene sempre in un secondo momento, quando cioè i disturbi si fanno costanti e a mano a mano che si escludono altre cause. Il tutto avviene tramite semplici analisi di laboratorio: con delle analisi del sangue si testano i livelli di cortisolo e se risultano bassi si procede anche con tecniche di imaging per stabilire la causa analizzando lo stato delle ghiandole surrenali e l’ipofisi.

Una delle analisi determinanti è la prova di stimolazione dell’ACTH (ormone adrenocorticotropo). Poiché questo fisiologicamente stimola la secrezione di cortisolo, nel test viene iniettata una sua forma sintetica nel paziente, a cui vengono misurati i livelli di cortisolo nel sangue e nelle urine immediatamente prima e dopo tale somministrazione. In caso di Malattia di Addison o insufficienza surrenalica, i livelli di tale ormone rimangono bassi, mentre in una persona sana si alzano. L’aldosterone non è sensibile a questo test.

Un altro test possibile è quello del CRH (cortisolo). Un farmaco a base di cortisolo viene inettato per via endovenosa al paziente a cui poi vengono fatte misurazioni dei livelli dello stesso a 30, 60, 90, e 120 minuti dopo l’iniezione. Se si alzano i livelli di ACTH e non di cortisolo, si ha la conferma della malattia di Addison.

Altri indizi sono riscontrabili nei bassi livelli di sodio, glucosio e potassio nel sangue, spesso primi campanelli d’allarme in esami di routine.

 

Morbo di Addison la terapia

Se la causa è una malattia infettiva come la tubercolosi (o un’infezione fungina) è chiaro che il primo step terapeutico deve prevedere la cura di questa condizione.

Il trattamento della malattia di Addison invece prevede una terapia ormonale sostitutiva degli ormoni carenti o assenti, corticosteroidi: si somministrano cioè farmaci ormonali (cortisolo ed aldosterone di sintesi). Di solito si tratta di una cura da assumere a vita (compresse per bocca): idrocortisone o in alternativa desametasone e prednisolone per il cortisolo ed il  fluidrocortisone e acetato ludrocortisone, un mineralcorticoidi orale, per sostituire l’aldosterone. Sono necessari controlli regolari da uno specialista in endocrinologia (almeno una volta o due l’anno). I farmaci  necessitano di un aumento del dosaggio in casi di eventi stressanti per l’organismo come una malattia, febbre, un’incidente, un interveto chirurgico o dal dentista, ecc.  Per fare questo è necessario concordare i dosaggi con il proprio endocrinologo di fiducia. Per il resto è fondamentale attenersi alle prescrizioni e mantenere una buona aderenza alla terapia onde evitare crisi surrenaliche che possono anche mettere a repentaglio la vita del paziente.

 

Terapia in caso di crisi surrenalica o di Malattia di Addison

In caso di una crisi surrenalica, va applicata una terapia d’urgenza e di emergenza. Occorre recarsi in un pronto soccorso. Liquidi per via endovenosa sono necessari per mantenere l’equilibrio idrosalino, la pressione del sangue stabile  e prevenire shock ipovolemico e collasso: il tutto con supplementazione di sodio e glucosio. Possono essere somministrate anche dosi di idrocortisone per via iniettiva per gestire la crisi.

 

 

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Fonte: NewsMedical.net

Foto: Thinkstock