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Antibiotici e farmaci per la pressione, anziani a rischio ipotensione

 Il mix degli antibiotici di uso comune, con alcuni dei farmaci compresi tra quelli più utilizzati per controllare la pressione del sangue, può causare, nei pazienti più anziani, ipotensione ovvero una pressione del sangue troppo bassa che può portare ad uno shock e richiedere il ricovero in ospedale.

A dirlo è un recente studio, pubblicato dalla rivista di divulgazione scientifica Canadian Medical Association Journal, CMaj.
Scrive uno degli autori, il dottor David Juurlink:

Gli antibiotici macrolidi (eritromicina, claritromicina e azitromicina) sono tra gli antibiotici più prescritti, con milioni di prescrizioni effettuate in Canada ogni anno. I farmaci sono generalmente ben tollerati, ma possono causare diverse interazioni farmacologiche importanti.

Questo studio è stato condotto tra gli abitanti dell’Ontario di età superiore ai 66 anni che sono stati trattati con un bloccante dei canali del calcio (farmaci spesso usati per trattare la pressione alta) tra il 1994 ed il 2009. I ricercatori hanno poi identificato coloro che erano stati ricoverati per la pressione sanguigna bassa e, in quel gruppo, hanno operato un’ulteriore distinzione tra chi aveva ricevuto antibiotici nel periodo immediatamente precedente all’ipotensione e chi no.

I ricercatori hanno identificato 7.100 pazienti ricoverati per pressione bassa o uno shock durante l’assunzione di un calcio-antagonista. Il trattamento con eritromicina si è scoperto aumenti il rischio di pressione sanguigna bassa di quasi 6 volte, mentre la claritromicina ha aumentato il rischio di quasi 4 volte. Al contrario, l’azitromicina non ha aumentato il rischio di ipotensione.

“Nei pazienti più anziani che ricevono i calcio antagonisti, associati ad antibiotici macrolidi, eritromicina e claritromicina, si registra un importante aumento del rischio di ospedalizzazione per ipotensione,” concludono gli autori. “Tuttavia, l’azitromicina non provoca questi effetti. Nei pazienti che assumono calcio-antagonisti sarebbe dunque più indicata”.

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[Fonte: “The risk of hypotension following co-prescription of macrolide antibiotics and calcium-channel blockers”, CMAJ]