Siamo ormai in piena estate e pare che sia d’obbligo parlare della tintarella. Non solo perchè si tratta quasi di un fenomeno di costume, ma anche, e soprattutto, perchè “abbronzarsi responsabilmente” è di fondamentale importanza per salvaguardare la salute della nostra pelle e proteggerla tanto da spiacevoli inconvenienti come scottature e irritazioni, quanto da vere e proprie patologie come il melanoma cutaneo.
Per questo motivo la rivista Test Salute ha stilato, accanto agli immancabili consigli per proteggere la pelle sotto il sole, un elenco di luoghi comuni da demolire in tema di tintarella. Sapevate ad esempio che sottoporsi a qualche lampada prima dell’arrivo della stagione estiva non serve ad avere un’abbronzatura più uniforme, nè tantomeno svolge un’azione protettiva?
Allo stesso modo, avere una carnagione scura non esclude in alcun modo la necessità di applicare le protezioni solari, anche a fattore elevato. Mentre, riguardo i classici arrossamenti, che alcuni salutano con favore nella convinzione che si tratti di un fenomeno che inevitabilmente precede l’auspicato inscurimento della pelle, essi non sono affatto normali e rappresentano anzi un segno di irritazione che può, e deve, essere evitato adottando tutte le precauzioni necessarie.
Tutt’altro che smentita invece la convinzione che i raggi solari vengono riflessi dall’acqua e dalla neve e che facendo il bagno ci si abbronza di più. Ma non esultate troppo: parallelamente aumentano i rischi per la salute della pelle, che può essere tutelata anche seguendo una dieta ricca di frutta e verdura (cibi con un alto contenuto di antiossidanti) e bevendo molta acqua.
Infine, attenzione anche alla salute delle vostre creme solari. Anche loro risentono dell’azione nociva dei raggi del sole e possono risultare danneggiate se lasciate a “cuocere” sul telo da bagno. Mentre non sarebbe più opportuno utilizzarle oltre il periodo di validità del prodotto aperto che troverete indicato sulla confezione.